28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Il monito del Colle

Napolitano: «L'Italia si dia un Governo»

Giorgio Napolitano per la prima volta dal risultato delle elezioni esprime le sue preoccupazioni per l'andamento delle vicende politiche italiane. E lo fa non a caso nel giorno in cui l'agenzia Fitch ha tagliato il rating sul debito italiano a BBB+ a causa «dell'incertezza generata dal caos post-elettorale»

ROMA - I «problemi urgenti» del paese «non possono aspettare» e richiedono che «l'Italia si dia un governo ed esprima uno sforzo serio di coesione». Giorgio Napolitano per la prima volta dal risultato delle elezioni esprime le sue preoccupazioni per l'andamento delle vicende politiche italiane. E lo fa non a caso nel giorno in cui l'agenzia Fitch ha tagliato il rating sul debito italiano a BBB+ a causa «dell'incertezza generata dal caos post-elettorale». Il presidente della Repubblica cerca però di trasmettere fiducia sull'esito del percorso: «Siamo sempre riusciti a superare i più acuti momenti di crisi e di scontro sul piano istituzionale dobbiamo riuscirvi anche questa volta».

Napolitano invoca coesione e collaborazione anche sull'elezione dei presidenti delle Camere, primo passo del percorso istituzionale che porterà alla formazione del governo. «Sarebbe auspicabile e costituirebbe un segnale positivo per chi guarda all'Italia che le scelte sui vertici delle istituzioni rappresentative avvenissero in un clima disteso e collaborativo», ha spiegato. Sfumata la possibilità di anticipare di alcuni giorni (dal 15 al 13) la convocazione delle Camere, Napolitano si appresta a ricevere presidenti e capigruppo a partire dal 19 o 20 marzo, consultazioni che potrebbero essere abbastanza rapide visto il ristretto numero di gruppi parlamentari: cinque o sei al massimo. Così in un paio di giorni il Presidente sarà in grado di tirare le somme dei colloqui e, se le cose andranno come prevede Pier Luigi Bersani, affidare al segretario del Pd il compito di tentare di formare un governo pur non avendo al momento i voti per avere la fiducia anche al Senato. Per il leader Democratico questo potrebbe essere il modo migliore per evitare l'abbraccio mortale di Berlusconi in un governo di unità nazionale con la speranza magari di poter tornare alle urne.

Un disegno che però non sembra coincidere con quello del Colle che ha ribadito proprio oggi la necessità per l'Italia di avere un governo (del Presidente?) che affronti le emergenze economiche e sociali. Più difficile appare la possibilità adombrata da alcuni commentatori di 'prorogare il governo Monti'. L'elezione del nuovo Parlamento implica infatti che questo si esprima con un voto di fiducia verso l'esecutivo. Quanto agli scenari che circolano in queste ore di una possibile rielezione di Napolitano o che si possa affidare a lui il difficile compito di formare un governo, al Quirinale si limitano a definirle «discussioni stucchevoli».

Il capo dello Stato ha lanciato il suo monito sul governo e la coesione istituzionale parlando alla cerimonia della Giornata internazionale delle Donne che si è celebrata oggi al Quirinale alla presenza di tante donne delle istituzioni, comprese alcune neolette in Parlamento. A loro Napolitano ha rivolto un augurio di buon lavoro registrando la «novità positiva» dell'aumento «significativo della componente femminile nel nuovo Parlamento». Poco dopo, parlando con alcune delle invitate nel salone degli specchi, dove si è svolto il consueto, breve ricevimento al termine della cerimonia, il Presidente ha aggiunto: «La nebbia si diraderà, vedrete», tornando sulla metafora utilizzata ieri per descrivere il difficile momento politico che stiamo affrontando.