13 maggio 2024
Aggiornato 10:00
Centrodestra | Elezioni Politiche 2013

Berlusconi: Per governare non chiedo permessi alla Merkel

Il Cavaliere attaccato dal Commissario UE Rehn, si consola con Balotelli. Intanto si complica la strada di un confronto tra i leader sulla RAI. Secondo quanto viene riferito, Berlusconi non gradirebbe il tipo di format che mette sul suo stesso piano personaggi come Grillo, Ingroia e persino Giannino

ROMA - A sentire alcuni fedelissimi, pare che Silvio Berlusconi, in quel di Arcore, ieri sia stato più concentrato sull'affaire Balotelli che sul capitolo elezioni. La chiusura dell'accordo con il City - riferiscono - gli ha fatto dimenticare per qualche ora gli acciacchi e le pesanti cure di antibiotici. Con buona pace dei commenti tutt'altro che lusinghieri di recente affibbiati al calciatore: cose nemmeno troppo leggere tipo «mela marcia» e persona non convincente dal punto di vista umano.

Il 'colpo di mercato' del Milan, dunque, è riuscito in parte a compensare l'ennesima giornata nera sul fronte europeo. Cominciata con le parole del commissario all'Economia dell'Ue, Olli Rehn, che ha criticato l'allora esecutivo del Cavaliere per non aver rispettato gli impegni con l'Unione e aver dunque «soffocato la crescita economica dell'Italia». Dichiarazioni di fronte alle quali il Pdl ha reagito in massa, arrivando a chiederne anche le dimissioni: il segretario del partito, Angelino Alfano, ha parlato di «inaccettabile intromissione» nella campagna elettorale, mentre Renato Brunetta (per la verità seguito da molti colleghi) ha chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta. Proposta che di certo fa molto scena ma che nei fatti - viene spiegato - sarebbe poco praticabile giacché la richiesta dovrebbe essere avanzata dalla maggioranza del gruppo, ossia proprio del Ppe.

Di questo, oltre che del sostituto di Mario Mauro a capo della delegazione italiana del Pdl in Ue, Berlusconi parlerà venerdì mattina quando a Roma incontrerà i suoi europarlamentari. Sull'uscita di Rehn per ora il Cavaliere ha taciuto ma una replica, per quanto indiretta, arriva dalle sue risposte a una intervista alla free press Pocket. «Per governare ho chiesto e ottenuto il consenso degli italiani, non quello della signora Merkel». Stoccata a Monti.

E chissà se l'ex premier, alla fine, potrà ripetere queste accuse direttamente ai suoi competitor. Si complica infatti la strada di un confronto tra i leader sulla Rai. Secondo quanto viene riferito, il Cavaliere non gradirebbe il tipo di format che mette sul suo stesso piano personaggi come Grillo, Ingroia e persino Giannino. Anzi, visto che la strategia del Cavaliere è quella di concentrare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla sfida Pdl-Pd, per lui l'optimum sarebbe un faccia a faccia con Bersani. Insomma, adesso il Cavaliere pretenderebbe dal leader democratico ciò che lui a suo tempo negò ai suoi avversari, per esempio Rutelli. Al massimo, Berlusconi accetterebbe un confronto a tre, in cui ci sia anche Monti convinto com'è di essere imbattibile in televisione, soprattutto dal Professore.

L'ex premier vorrebbe evitare anche il confronto con il leader del Movimento 5 stelle, sebbene ultimamente abbia deliziato i suoi ospiti con delle imitazioni del comico genovese che vengono giudicate di un certo pregio. Meno che meno il Cavaliere vorrebbe trovarsi a legittimare come avversario politico Antonio Ingroia. Più di un testimone racconta di averlo sentito dire una frase del genere: «Borsellino si sta rivoltando nella tomba».