6 maggio 2024
Aggiornato 06:30
Centrodestra | Elezioni Politiche 2013

Berlusconi cerca di riprendersi dal «caos liste»

Silvio Berlusconi lunedì sera è partito da Roma ed è tornato ad Arcore lasciandosi alle spalle il tour de force di vertici che ha sancito l'esclusione dalle liste di Nicola Cosentino. Ieri si è dedicato alla registrazione di alcuni spot elettorali ma ha anche avuto un incontro con la ex moglie

ROMA - Una giornata a Milano. Per cercare di riprendersi dallo psicodramma della chiusura delle liste. Ma anche per affrontare una questione che, riguardando gli 'sghei', gli sta parecchio a cuore: il divorzio da Veronica. Silvio Berlusconi lunedì sera è partito da Roma ed è tornato ad Arcore lasciandosi alle spalle il tour de force di vertici che ha sancito l'esclusione dalle liste di Nicola Cosentino. Ieri si è dedicato alla registrazione di alcuni spot elettorali ma ha anche avuto un incontro con la ex moglie.
Non è la prima volta che i due si vedono da quando il tribunale di Milano ha assegnato a Veronica un mega assegno di 3 milioni di euro al mese. Un altro incontro si era infatti svolto a Natale. Obiettivo del Cavaliere è quello di giungere a un accordo più «ragionevole» (parole sue), possibilmente più vicino alla cifra dei 50 mila euro al giorno da cui era partita la trattativa. Anche perché l'alternativa è fare ricorso e, almeno finché c'è la campagna elettorale, per Berlusconi è meglio evitare.

La campagna elettorale, appunto. Questa mattina il Cavaliere era atteso alla trasmissione L'aria che tira su La7 ma alla fine ha dato forfait. Almeno in mattinata resterà ad Arcore per presiedere una riunione operativa dedicata alla 'fase 2'. L'ex premier, come è stato evidente in queste settimane, punta soprattutto sulle interviste in radio e tv. Ma qualche 'evento' forse sarà necessario. Non comizi, come ha spiegato lui stesso. Forse qualche happening 'indoor', per esempio per presentare le 'new entry. Chi starebbe premendo molto è per esempio Francesco Storace che vuole il Cavaliere al suo fianco almeno in una delle uscite pubbliche per la sua candidatura nel Lazio.
A fatica, tra un impegno e l'altro, ieri l'ex premier è riuscito a dribblare le tante telefonate dei candidati-scontenti, ossia di coloro che in lista ci sono ma in posizioni non favorevoli. Poi, certo, c'è sempre la questione degli esclusi eccellenti. Berlusconi ha detto di non temere «contraccolpi» a livello locale ma i primi segni di smottamento già si avvertono. Per esempio in Liguria dove la corrente degli scajoliani, rimasta praticamente a digiuno, sta ipotizzando di creare un nuovo movimento.

Ma ieri è stato soprattutto il day after: il giorno dopo la chiusura delle liste, ossia dell'esclusione di Nicola Cosentino. Da parte dell'ex coordinatore campano sono arrivate solo parole affettuose verso il Cavaliere. Non si può certo dire lo stesso per Angelino Alfano, che tanto si è battuto per tenerlo fuori, e che l'esponente campano ha bollato come «un perdente di successo». Anche Berlusconi ha cercato di chiudere l'espisodio spargendo miele. E dando la colpa della scelta, tanto per cambiare, alle toghe. E' stata colpa loro, e dell'eco che a certe indagini hanno dato i media, se il Pdl - ha detto durante un'intervista a 'Studio aperto' - è stata costretta a eliminare dalle liste «cari amici e colleghi. Ma ora - ha aggiunto - l'elenco dei candidati non è più 'criticabile' e la vittoria - è il mantra - è a portata di mano. Sorvola invece il Cavaliere sull'esiguo tasso di rinnovamento delle liste: magari l'età è più bassa e il numero delle donne significativo. Ma quanto alle annunciate facce nuove, si contano davvero sulle dita di una mano».