29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Elezioni 2013

Lombardo: Impresentabile? La Legge mi consente di candidarmi

«Sono costretto a candidarmi». L'ex governatore Mpa della Sicilia Raffaele Lombardo, ospite di «24 Mattino» su Radio 24, ha spiegato la scelta di essere capolista al Senato per il Movimento per le Autonomie - Partito dei Siciliani

PALERMO - «Sono costretto a candidarmi». L'ex governatore Mpa della Sicilia Raffaele Lombardo, ospite di «24 Mattino» su Radio 24, ha spiegato la scelta di essere capolista al Senato per il Movimento per le Autonomie - Partito dei Siciliani.

«E' vero, ho gustato il piacere della pensione per qualche mese. Ero entrato in quell'ottica - ha aggiunto Lombardo -. Poi dopo avere lavorato con la sinistra negli ultimi anni, mi sono reso conto che la sinistra voleva annullarci, distruggerci. Per questo siamo stati portati a un'alleanza che Berlusconi è tornato a offrirci. Insomma: il mio mondo che deve recuperare spazio e la posta in palio mi hanno costretto a scendere in campo».

«Sì, sono costretto dal fatto che in condizioni normali non l'avrei mai fatto - ha spiegato Lombardo -. Devo farlo per garantire la sopravvivenza di un movimento nato nel 2005 per il quale ho dato lacrime e sangue. Io gattopardesco? Non c'entra nulla, a tutto avrei pensato tranne che a dovermi candidare. Anche mio figlio ora è in Regione: ecco l'ennesima prova che a tutto avrei pensato tranne che a scendere in campo».

Lombardo ha respinto anche le accuse di essere 'impresentabile' per il processo con l'accusa di associazione esterna alla mafia: «Mi sono posto il problema. Ma la legge me lo consente. Poi arrivo a un processo per il quale ho chiesto il rito abbreviato e per il quale la pubblica accusa per tre volte aveva chiesto l'assoluzione».