7 maggio 2024
Aggiornato 22:00
PDL e le candidature

Berlusconi, Cosentino e il milione di voti

Non c'è ancora una parola definitiva del Pdl sulla candidatura di Nicola Cosentino alle prossime elezioni. Lo ha spiegato Silvio Berlusconi all'Intervista di Maria Latella su SkyTg24. «Cosentino - ha detto - è ancora sub iudice, stiamo aspettando». Mentre la non ricandidatura di Marcello Dell'Utri è certa

ROMA - Non c'è ancora una parola definitiva del Pdl sulla candidatura di Nicola Cosentino alle prossime elezioni. Lo ha spiegato Silvio Berlusconi all'Intervista di Maria Latella su SkyTg24. «Cosentino - ha detto - è ancora sub iudice, stiamo aspettando». Mentre la non ricandidatura di Marcello Dell'Utri è certa.

«Abbiamo chiesto anche a Cosentino - ha detto il Cavaliere - di fare lo stesso atto di generosità anche se nel fare queste richieste ci sentiamo male perché si tratta di persone che stimiamo e che sono ingiustamente perseguitate dai giudici. Sono persone a posto: Dell'Utri è una persona straordinaria, ha bellissima famiglia, è un uomo di grande cultura, ha quattro figli, è un cattolico praticante. Cosentino è un imprenditore che è stato accusato di avere chiesto un sostegno a un'associazione mafiosa invece lui non è mai stato in campo per le elezioni singolarmente, ma sempre nel listino. Io ho letto tutte le carte, su Cosentino non c'è nulla».

Quindi, ha sottolineato, «Dell'Utri e Scajola non saranno ricandidati e probabilmente neanche Papa e Milanese» mentre «di Cosentino non posso escludere la ricandidatura. Il ritorno negativo sull'elettorato, su quello che i giornali farebbero con questa candidatura, ci porterebbe un danno molto più elevato. Non è vero che Cosentino porta un milione di voti». Quanto a Scajola, il Cavaliere ha detto: «E' stato lui a volersi sottrarre al giudizio del comitato, dunque è stata una sua scelta generosa quella di non ricandidarsi».