28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Autocritica della Chiesa durante i lavori del sinodo sulla nuova evangelizzazione

Sinodo: I Vescovi contro l'arroganza, l'ipocrisia e il settarismo della gerarchia

Monsignor Fisichella ha criticato la burocratizzazione eccessiva della Chiesa. Ci siamo rinchiusi in noi stessi, mostriamo un'autosufficienza che impedisce di accostarci come una comunità viva e feconda che genera vocazioni, tanto abbiamo burocratizzato la vita di fede e sacramentale

CITTÀ DEL VATICANO - Prevalgono accenti auto-critici da parte dei vescovi riuniti in Vaticano per un sinodo sulla «nuova evangelizzazione» iniziato domenica scorsa e che si concluderà domenica 28 ottobre, nell'avvio delle discussioni delle prime 'congregazioni generali'.

Monsignor Rino Fisichella, presidente del pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione, ha criticato, nel suo intervento di lunedì sera, la «burocratizzazione» eccessiva della Chiesa. «Ci siamo rinchiusi in noi stessi - ha detto - mostriamo un'autosufficienza che impedisce di accostarci come una comunità viva e feconda che genera vocazioni, tanto abbiamo burocratizzato la vita di fede e sacramentale». Ancora più duro l'arcivescovo di Lingayen-Dagupan nelle Filippine: «Perché in alcune parti del mondo ci sono una forte ondata di secolarizzazione, una tempesta di antipatia o pura e semplice indifferenza verso la Chiesa che richiedono nuovi programmi di evangelizzazione?», si è chiesto monsignor Socrates B. Villegas. «La nuova evangelizzazione richiede nuova umiltà. Il Vangelo non può prosperare nell'orgoglio». E l'evangelizzazione «è stata ferita e continua ad essere ostacolata dall'arroganza dei suoi agenti. La gerarchia deve evitare l'arroganza, l'ipocrisia e il settarismo. Dobbiamo punire quanti tra noi sbagliano, invece di nascondere gli errori».

Il cardinale Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York e presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha rilanciato, da parte sua, l'importanza della confessione. «La risposta alla domanda 'cosa c'è di sbagliato nel mondo?' non è la politica, l'economia, il secolarismo, l'inquinamento, il riscaldamento globale... no. Come scrisse Chesterton 'La risposta alla domanda 'cosa c'è di sbagliato nel mondo?' sono due parole: sono io'». L'arcivescovo tedesco Gerhard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha sottolineato che «la nuova evangelizzazione richiede di superare certi dibattiti intra-ecclesiali in cui, da tanti anni, si ripropongono sempre gli stessi temi, e di riproporre invece la fede cristiana nella sua pienezza e perenne novità».