Scontri Roma, furgone Carabinieri bruciato: 5 anni a manifestante
Il pm Francesco Minisci aveva chiesto 9 anni. Resistenza aggravata a pubblico ufficiale e devastazione, in concorso con altri dieci persone, sono i reati contestati a Seppia che si trova da tempo agli arresti domiciliari con la possibilità di andare a lavorare
ROMA - E' stato condannato a 5 anni di reclusione Carlo Seppia, finito in manette per aver contribuito «ad alimentare l'incendio» del blindato dei carabinieri preso d'assalto durante la manifestazione degli Indignados del 15 ottobre 2011. La pena è stata inflitta dai giudici della VII sezione penale. Il pm Francesco Minisci aveva chiesto 9 anni. Resistenza aggravata a pubblico ufficiale e devastazione, in concorso con altri dieci persone, sono i reati contestati a Seppia che si trova da tempo agli arresti domiciliari con la possibilità di andare a lavorare.
Stando al capo di imputazione, il manifestante avrebbe lanciato all'interno del blindato «del liquido infiammabile, cercando di aprire la portiera del mezzo ed incitando i correi ad avvicinarsi allo stesso veicolo, al fine di opporsi al personale dei carabinieri».
E' stata invece aggiornata al 19 novembre prossimo l'udienza gup a carico di Alessandro Pirri accusato di aver partecipato al lancio di oggetti contudenti all'indirizzo delle forze dell'ordine e di aver fatto parte del gruppo di manifestanti che incendiò un immobile in uso all'esercito e una caserma della finanza. Inoltre - secondo i pm - avrebbe contribuito, insieme ad altri, a distruggere la statua della Madonna di Lourdes dopo averla presa dalla Chiesa dei santissimi Marcellino e Pietro in via Merulana.