29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Giustizia | Caso Penati

Penati: Dimostrerò la mia innocenza

L'ex Presidente della Provincia di Milano: «Voglio che si vada subito a processo, per questo intendo chiedere il rito immediato. Già a partire dai prossimi giorni con i miei avvocati valuteremo le condizioni per chiederlo»

MILANO - «Voglio che si vada subito a processo, per questo intendo chiedere il rito immediato. Già a partire dai prossimi giorni con i miei avvocati valuteremo le condizioni per chiederlo». A parlare è Filippo Penati, ex presidente della provincia di Milano ed ex sindaco di Sesto San Giovanni, subito dopo la richiesta dei pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia di rinvio a giudizio a suo carico nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto «Sistema Sesto».

MI DIFENDERÒ NEL PROCESSO - «Così come l'anno scorso, subito dopo l'avviso di garanzia, mi sono fatto interrogare dai pm, ora potrò difendermi nel processo - si legge in una nota - Lo farò con tutte le mie forze e con la determinazione di cui sono capace, perché sono certo della mia correttezza; nella mia lunga attività amministrativa non c'è un solo atto contrario ai miei doveri d'ufficio. Lo devo a me stesso, alla mia famiglia e ai tanti che, anche in questo lunghissimo anno, mi hanno rinnovato la loro stima».

NON HO CONTI CORRENTI ALL'ESTERO - Penati, che nel comunicato, ribadisce la totale estraneità ai fatti che gli sono contestati, si difende: «Non ho mai ricevuto illecitamente denaro dagli imprenditori, né per me, né per i partiti di cui ho fatto parte. Non ho conti correnti all'estero. I risultati dell'inchiesta che mi riguarda confermano che non c'è traccia, nonostante si sia favoleggiato di decine di miliardi, di una sola lira o di un solo centesimo di euro che mi sia stato trasferito. Dopo due anni di indagini non ci sono novità rilevanti rispetto alle ipotesi accusatorie iniziali»».