27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Comizio di chiusura alla festa democratica

Bersani: Pronti per governare

Il Pd è pronto a prendersi la «responsabilità» di governare il Paese nel momento più difficile e deve essere chiaro che non ci sarà spazio per massimalismi e distinguo e «non ci tremerà il polso». Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani, durante il comizio di chiusura alla festa democratica. Fassina: Agenda Monti? Non so cos'è, vogliamo l'agenda Bersani

ROMA - Il Pd è pronto a prendersi la «responsabilità» di governare il Paese nel momento più difficile e deve essere chiaro che non ci sarà spazio per massimalismi e distinguo e «non ci tremerà il polso». Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani, durante il comizio di chiusura alla festa democratica: «La domanda è semplice e drammatica: siamo pronti a prenderci la responsabilità di governare l'Italia nel suo momento più difficile? O invece vogliamo sottrarci, vogliamo scansarci, ci spaventa scalare la montagna? Ve lo dico col cuore, chiariamo bene questo prima di metterci in marcia, ci sono mille modi per sfuggire a queste ambiguità: gli eterni distinguo, quel massimalismo che salva la coscienza e allontana il calice amaro delle responsabilità e dei doveri».
«Io dico - ha aggiunto - che se i riformisti italiani si sottraessero oggi all'appuntamento più difficile non avrebbero diritto ad averne altri. Diremo al paese che vogliamo prenderci le nostre responsabilità, conosciamo il nostro compito: farlo uscire da un destino di arretramento e farlo uscire con meno disuguaglianza». Insomma, «Non ci tremerà il polso davanti alle difficoltà e ai problemi, rimetteremo in cammino la fiducia senza sbandierare favole o miracoli e mettendoci a muso duro contro gli imbonitori e i venditori di fumo che porterebbero il paese alla catastrofe».

Fassina: Agenda Monti? Non so cos'è, vogliamo l'agenda Bersani - Non vogliono essere chiamati «giovani turchi» e per la prossima legislatura chiedono di seguire «l'agenda Bersani» e non certo «l'agenda Monti». Lo ha detto Stefano Fassina, aprendo i lavori del convegno 'Rifare l'Italia', organizzato dai giovani bersaniani. «L'agenda Monti... Dov'è? Dove si compra, dove si può leggere? Non ho mai capito cos'è. Vuol dire rigore? Ma non è distintivo dell'agenda Monti, può essere agenda Amato, Ciampi, Prodi, D'Alema... per vent'anni abbiamo fatto solo il risanamento della finanza pubblica. Le liberalizzazioni? Il nostro segretario da ministro ha fatto lenzuolate molto più ampie e incisive di quelle che siamo riusciti a fare in questa stagione. E' un dato».
Dunque, «se vogliamo essere seri, parliamo di agenda Bersani. Su questo sono un po' più preparato...». Si tratta di riaffermare il » primato dell'economia reale. L'abbattimento del debito pubblico è un vincolo, ma l'obiettivo è rianimare l'economia reale. Vuol dire riconoscere che l'austerità cieca aggrava il problema di finanza pubblica. Vuol dire redistribuzione del reddito, non quel termine ambiguo del gergo politico che è 'equità'. Anche Alfano chiede equità...».