27 aprile 2024
Aggiornato 02:00
La Capitale e la sicurezza

Alemanno: Roma non è il far west

Il Sindaco della Capitale: «La nostra città è una delle metropoli più sicure a livello europeo e lo è sicuramente a livello nazionale. Dal 2007 al 2011 i reati nella nostra città sono calati da 225.774 a 194.945, con una riduzione del 14%»

ROMA - «La nostra città è una delle metropoli più sicure a livello europeo e lo è sicuramente a livello nazionale. Dal 2007 al 2011 i reati nella nostra città sono calati da 225.774 a 194.945, con una riduzione del 14%. E questa realtà, nonostante la campagna elettorale che si avvicina, dovrebbe essere trasmessa correttamente da tutti coloro che tengono non solo all'immagine di Roma, ma anche alla sua capacità di reagire alla crisi economica, con l'incremento del turismo e l'attrazione di nuovi investimenti». Lo dice il sindaco di Roma Gianni Alemanno, commentando sul suo blog Alemanno 2.0 i dati sulla sicurezza delle province italiane pubblicati oggi sul Sole24Ore.

ROMA NON E' IL FAR WEST - Per Alemanno «da questa analisi risulta evidente come Roma non sia quel 'far west' o quella 'Chicago anni '20' che era stata descritta nei mesi scorsi da stampa e tv: la provincia di Roma, in termini di reati rapportati al numero di abitanti, risulta soltanto quinta nella classifica di tutte le provincie, dopo Milano, Rimini, Bologna e Torino. Addirittura Milano - continua il sindaco - ha un numero di reati in cifra assoluta superiore a quelli di Roma, nonostante una provincia molto più piccola ed una percentuale di denunce per abitante superiore al 20% a quello del nostro territorio. Anche in termine di aumento dei reati, tra il 2010 e il 2011 Roma cresce dell'8% quanto Bologna, in percentuale superiore a quello della media nazionale, ma in modo nettamente inferiore ad almeno altre 15 provincie».
«Eppure se si leggono le cronache di alcuni giornali la situazione viene presentata in maniera totalmente capovolta».

«Mentre nelle cronache nazionali si parla di violenza e reati in crescita in tutta Italia a causa della crisi economica e dei tagli alle forze di polizia e si minimizzano i risultati negativi di città amministrate dal centrosinistra come Milano Torino e Bologna - prosegue Alemanno - passando alle cronache romane ancora una volta viene drammatizzata la situazione della nostra città, come se fosse quella che versa in condizioni peggiori. E, nemmeno a dirlo, grazie alle solite scomposte e deliranti dichiarazioni di alcuni esponenti di secondo piano del Pd, si attribuisce la responsabilità di questa situazione all'amministrazione capitolina. Nessuna chiamata in causa viene fatta, invece, per il presidente della provincia Zingaretti, malgrado i dati rilevati siano a carattere provinciale».

REATI IN CALO - «Questo nonostante che durante la nostra amministrazione si sia registrato un netto calo dei reati proprio sul territorio del comune di Roma infatti dal 2007 al 2011 i reati nella nostra città sono calati da 225.774 a 194.945, con una riduzione del 14%. Facciamo queste considerazioni non per difendere il nostro operato, perché anche all'ultimo dei romani è evidente lo sforzo compiuto in questi anni dall'amministrazione capitolina sul versante della sicurezza, nonostante i poteri sempre più limitati che i comuni hanno su questo tema (ricordiamoci la forte riduzione dei poteri di ordinanza in materia di sicurezza decisa dalla Corte Costituzionale)».

«La nostra preoccupazione è per l'immagine sbagliata che viene data della nostra città attraverso la propaganda fuorviante e spesso becera, fatta dall'opposizione di sinistra, enfatizzata in modo parossistico da alcuni organi di informazione. La realtà è che in questi anni, attraverso l'opera delle forze di polizia e della nostra amministrazione - insieme alla Regione Lazio e alla Provincia di Roma con i Patti per Roma Sicura - Roma ha costruito una grande linea di resistenza contro una tendenza nazionale ed europea all'aumento della criminalità, derivante anche dai flussi migratori incontrollati e dall'aggravamento della crisi economica», conclude il sindaco.