Monti al G20: Tutti facciano i compiti a casa

LOS CABOS - Il G20 di Los Cabos, in Messico, «capita in un momento difficile e importante» e il focus sarà sulla crescita, la riduzione degli squilibri e l'eliminazione di «turbolenze finanziarie». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti, prima dell'inizio ufficiale dei lavori.

Tutti devono fare i propri compiti a casa - Il G20, ha spiegato il premier, «non ha i poteri a cui siamo abituati in Europa», ma resta un palcoscenico «importante» per le discussioni internazionali.
Il presidente del Consiglio ha detto di «essere consapevole dell'interdipendenza» tra le varie economie e ha sottolineato che il G20 rappresenta il tentativo di discutere «su scala maggiore» delle tematiche che stanno a cuore a ogni singolo Paese.
«Non abbiamo problemi a discutere dei problemi europei» anche al di fuori delle sedi europee, ma è importante comprendere che andrebbe posta una «attenta attenzione» al fatto che tutti i paesi devono fare «i propri compiti a casa».

Monti-Calderon, scambio di vedute su crisi e possibili soluzioni - Durante l'incontro bilaterale tra il presidente messicano Felipe Calderon, che è anche presidente di turno del G20, e il premier italiano Mario Monti «sono stati scambiati punti di vista sulla situazione economica globale, soprattutto in Europa». E' quanto si legge in una nota della presidenza messicana.
Durante l'incontro, tenutosi nell'ambito dei lavori del summit di Los Cabos, in agenda oggi e domani, si è parlato anche di quello che spetta fare a gruppi internazionali come il G20 per «per affrontare i problemi associati alla crisi finanziaria internazionale, alla promozione di una crescita economica sostenibile in Paesi sviluppati e in via di sviluppo».
I due leader hanno inoltre ribadito il buono stato di salute delle relazioni tra Messico e Italia, che si sono tradotte in accordi strategici nel settore commerciale e sulla sicurezza. Calderon e Monti, si legge nella nota, si sono trovati d'accordo sulle opportunità che il Messico offre agli investitori stranieri, con un incremento della presenza di imprese italiane negli ultimi due anni «soprattutto nel settore automobilistico e delle componenti per auto».