19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Incontro Lombardia e Libertà

Formigoni: Contro di noi un attacco militare

Il Presidente della Regione Lombardia non parteciperà alle primarie Pdl, «resterò in Regione fino al 2015. Expo 2015, Monti conferma impegno governo e governance». Alfano: Contro Formigoni attacco da elite mediatica

MILANO - «I fatti sono più forti delle ideologie e delle menzogne. I cittadini hanno capito molto bene che contro di noi è stata scatenata una campagna di menzogne e loro (i cittadini ndr) vogliono difendere il buon governo di Regione Lombardia». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, a margine dell'incontro Lombardia e Libertà, promosso dal gruppo Pdl in Lombardia.

Siamo l'unica regione con il bilancio in pareggio - Secondo Formigoni, «c'è qualcuno che vuole descrivere la Lombardia come la regione della corruzione. Ma non ci crede più nessuno. Siamo l'unica regione ad avere il bilancio in pareggio. La campagna, l'attacco militare alla mia giunta e al Pdl è stata messa in atto per utilizzare, per enfatizzare. Guardate come fanno i giornali: colonne di piombo sull'inchiesta in corso. Poi noi spieghiamo le cose come stanno, e loro lo mettono in una piccola nota nella pagine locali».
«Ho sempre saputo che il partito, il gruppo regionale del Pdl è unito e compatto nella difesa della verità - ha detto Formigoni commentando la sala gremita di militanti e simpatizzanti Pdl all'hotel Marriott di Milano. «Oggi parlano i cittadini, i protagonisti della società civile e non i politici, dicendo qual è stato il loro rapporto con la regione Lombardia».

Guiderò la Lombardia fino al 2015 - Riguardo il futuro del Pdl, Formigoni ha escluso di partecipare ad eventuali primarie ad ottobre. «No - ha replicato a precisa domanda - ho scelto di guidare la Regione Lombardia fino al 2015 per completare il programma. E stiamo pensando a una serie di nuovi miglioramenti, per esempio con la nostra spending review».

Expo 2015, Monti conferma impegno governo e governance - «Il presidente Monti ha confermato le posizioni note: il governo continuerà a sostenere Expo con il massimo impegno, come del resto è stato finora, e a garantire tutti gli impegni economici, come aveva sempre detto». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, commissario generale di Expo, in seguito all'incontro che si è svolto questa mattina a Milano con il premier Monti e il sindaco Pisapia.
«Per ora non c'è spazio per una deroga al patto di stabilità e - ha affermato il governatore lombardo - i due commissari rimangono al loro posto». «E' confermata la possibilità per i commissari di nominare un proprio sub-commissario di propria scelta, potere del quale io mi sono già avvalso nominando da tempo come sub-commissario - ha concluso Formigoni - il sottosegretario con delega all'Expo, ingegner Paolo Alli».

Alfano: Contro Formigoni attacco da elite mediatica - Contro Formigoni è stato «scagliato un attacco» da una «una elite mediatica», fatto con «una palese ingiustizia, perché ci sono altri governatori indagati a differenza di Roberto Formigoni, che vengono lasciati nella loro sfera di cristallo». Lo ha detto il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano, a margine di in incontro organizzato dal partito regionale e a cui ha deciso di partecipare «per testimoniare - ha spiegato - il sostegno non ad una persona, Roberto Formigoni, ma ad una verità, il buon governo della Lombardia» e «cioè al fatto che la Lombardia è stata un esempio di buongoverno e rappresenta non solo efficienza ma un esempio per le altre regione italiane ed europee».
«Non vogliamo - ha aggiunto Alfano - che si disperda questo patrimonio perché qualcuno ha deciso che deve disperdersi. Quel qualcuno non è il popolo sovrano, che ha continuato a sostenere Roberto Formigoni, ma è una elite mediatica».
Alfano ha poi invitato a non seguire ciecamente i sondaggi. «Ci sono sondaggi che ci danno al venti per cento: noi crediamo che i sondaggi vadano guardati ma non devono rappresentare una fonte di incubo o sogno. Siamo al lavoro - ha aggiunto - facendo le cose che è giusto fare. Faremo le cose che sono per il bene dell'Italia».