28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Intervenento in videoconferenza al congresso nazionale dell'Acri

Monti: Ho perso l'appoggio dei «poteri forti»

Il Premier: Non abbiamo il favore del grande quotidiano, considerato voce autorevole dei poteri forti, e non incontriamo il favore di Confindustria. Corsaro (Pdl): Parole degne del palco di «Zelig». Castelli: Monti negava i poteri forti e ora se ne lamenta

PALERMO - Negli ultimi tempi il Governo ha perso il sostegno di Confindustria e dei poteri forti. Lo ha affermato il premier Mario Mont, intervenendo in videoconferenza al congresso nazionale dell'Acri. «Il mio governo e io - ha detto Monti - abbiamo sicuramente perso negli ultimi tempi l'appoggio che gli osservatori ci attribuivano da parte dei cosiddetti poteri forti: in questo momento non incontriamo il favore di un grande quotidiano, considerato voce autorevole dei poteri forti, e non incontriamo il favore di Confindustria».
«Ma scopro - ha aggiunto il presidente del Consiglio - che il potere fortissimo dell'Acri apprezza la nostra azione e vi ringrazio di questo incoraggiamento».

Corsaro (Pdl): Parole degne del palco di «Zelig» - «Le parole del Premier Monti sarebbero degne del palco di Zelig, se non fossero sconvolgenti perché pronunciate da lui e non da un cabarettista. Dire 'non incontriamo il favore di un grande quotidiano che è rappresentante dei poteri forti', significa ammettere che il Corriere della Sera rappresenta un potere forte in grado di esercitare un'azione condizionante sull'apprezzamento ad un governo». Lo dichiara Massimo Corsaro, vice presidente vicario dei deputati Pdl, commentando quanto dichiarato stamane dal presidente del Consiglio. «Ma allora - si chiede Corsaro - gli editoriali contro Berlusconi firmati dal Prof. Mario Monti erano gli scritti tecnici di un economista o i prezzolati comizi di un militante dei poteri forti?».
«Il solo dubbio - conclude il vice presidente del Pdl alla Camera - dovrebbe imporre al Popolo della Libertà una attenta valutazione dell'atteggiamento da tenere nei confronti di un governo che, verso di noi ed il nostro elettorato, è probabilmente assai meno imparziale di quanto alcuni ancora credano».

Castelli: Monti negava i poteri forti e ora se ne lamenta - «Il Mario Monti che oggi dichiara di avere perso l'appoggio dei poteri forti è lo stesso che nelle 'dichiarazioni alla Camera dei Deputati, a cui seguirono scroscianti applausi da parte di Pdl e Pd, il 18 novembre 2011 diceva 'Poteri forti sono espressioni di pura fantasia che considero offensive... Di poteri forti in Italia non ne conosco, magari l'Italia ne avesse di più di questi cosiddetti poteri forti'? Cosa è cambiato da novembre ad oggi?» E' la domanda retorica dell'ex ministro leghista Roberto Castelli.

Sono cambiate tre cose - «A mio parere - ha detto Castelli commentando le parole di Monti a Palermo - sono cambiate tre cose. Uno: i grandi ministri tecnici che evidentemente pensavano che governare questo scassato Paese centralista assistenzialista e parassitario fosse un gioco da ragazzi e che sarebbero bastate le loro persone per cambiare tutto, hanno sbattuto contro il muro dell'amara realtà. Due: i 'poteri forti' che prima non esistevano e che oggi evidentemente esistono, dopo mesi di piaggeria, salivazione ed entusiastico appoggio, si sono resi conto che di fronte alla dura realtà delle cifre e alle operazioni di mero maquillage (tipo la spending review) non riescono più nemmeno loro, per quel minimo di dignità che è rimasta, a dire che questo governo salva la patria. Tre: il virus della politica che alligna negli anfratti del Palazzo li ha ormai contagiati e quindi anche Monti ormai è preda delle peggiori consuetudini della politica politicante: voltafaccia e smentite di se stesso».
M«io papà, lecchese doc, diceva: 'a cuntà so di ball ghe voer una gran memoria'...'», ha concluso Castelli.

Enrico Letta: Bisogna assolutamente sostenerlo - «Bisogna assolutamente sostenere Monti, in particolare in questo mese di giugno, che è la madre di tutte le battaglie per l'Europa e per l'Italia». Lo ha detto il vicesegretario del Pd Enrico Letta, rispondendo ai cronisti a margine del congresso delle Acri in corso a Palermo.
Questo mese c'è «il vertice del G20 - ha detto Letta -, la quadrilaterale del 22 a Roma con Francia, Germania e Spagna, e il vertice europeo del 28 e 29. Sostenere Monti vuol dire sostenere l'Italia, e dobbiamo farlo con forza. Il suggerimento che faccio ai poteri forti - ha concluso Letta - è quello di essere più generosi con Monti per esserlo con l'Italia».