26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Sondaggi non proprio incoraggianti

Montezemolo frena sulla discesa «in pista»

Di certo, però, in Parlamento qualcosa si sta muovendo. E guarda proprio al mondo montezemoliano. All'interno del malessere generalizzato del Pdl, ad esempio, c'è chi si appresta a far nascere un'associazione. Il nome è già deciso: Altra Italia

ROMA - Lui, l'interessato, interpellato questa mattina dal 'Fatto quotidiano' a margine dell'assemblea di Bankitalia, dice di non essere intenzionato a scendere 'in pista'. «Nel 2013? Io non mi candido» ha risposto Mr.Ferrari. Ma poiché in politica nessuna parola è definitiva, le mosse di Luca Cordero di Montezemolo restano tra le variabili del quadro politico in evoluzione in vista delle politiche del 2013. Perché l'ex presidente di Confindustria (mosso anche da sondaggi non proprio incoraggianti) potrebbe non candidarsi in prima persona e scegliere piuttosto - come raccontano molti rumors - di 'sponsorizzare' un 'quarantenne'.

Di certo, però, in Parlamento qualcosa si sta muovendo. E guarda proprio al mondo montezemoliano. All'interno del malessere generalizzato del Pdl, ad esempio, c'è chi si appresta a far nascere un'associazione. Il nome è già deciso: Altra Italia. I nomi dei promotori non stupiscono visto che si tratta di noti malpancisti come Isabella Bertolini e Giorgio Stracquadanio. Ma tra gli interessati ci sono anche l'ex moglie di Paolo Berlusconi, Mariella Bocciardo, e Gaetano Pecorella che non a caso oggi in un'intervista parla dell'ipotesi di «recuperare in un gruppo» la formazione «che diede origine a Forza Italia» insieme a «socialisti, liberali, democristiani ed ex, orientati verso uno spirito più libertario e tollerante».

Un'associazione, dunque. Ma il fatto è che, sia alla Camera che al Senato, le «avanguardie» montezemoliane hanno avviato contatti in vista della possibile nascita di gruppi. A Montecitorio la componente vicina al presidente Ferrari è rappresentata da Giustina Destro, Fabio Gava e Roberto Antonione. Tra i contattati ci sarebbero anche i Pdl Orsini e Cossiga, alcuni esponenti di Api come Lanzillotta e Vernetti. Ma a quel punto altri deputati pidiellini della vecchia guardia azzurra potrebbero essere interessati, come per esempio Roberto Tortoli. Al Senato, invece, il catalizzatore è Nicola Rossi e i nomi che circolano per la creazione di un gruppo contemplano anche Marco Follini, Maurizio Fistarol e Maria Leddi.

In realtà, per ora, si tratta di un progetto sulla carta. Uno dei tanti, a bene vedere, che si muovono al «centro» in questa fase di confusione, ancor più che di evoluzione, in vista delle elezioni del 2013. Sarà anche per questo che il commento più ricorrente tra i deputati che gravitano intorno a quest'area è «vediamo cosa succede, se sono rose fioriranno». Una delle ipotesi, infatti, è che a giugno si tenga un'assemblea dei circoli di ItaliaFutura, aperta alla società civile, che rappresenti anche un modo per «contarsi».
D'altra parte, contigui a questi movimenti, per esempio, ci sono anche quelli di Beppe Pisanu. Il senatore potrebbe tornare a incontrare la prossima settimana Silvio Berlusconi per cercare di capire quali siano le intenzioni del Cavaliere e se veramente il suo obiettivo sia quello di agevolare la nascita di un listone personale.