28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
La crisi economica in Italia e in Europa

Monti: Italia segnata da forti tensioni sociali

Il Premier: Dobbiamo lottare con gli altri, mai contro gli altri. Equità e sforzo comune sono la via di uscita. Domani Eurogruppo «politico» su Spagna, Grecia, Olanda

RONDINE - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, invita i giovani italiani, e le persone che vivono le difficoltà di oggi, alla «lotta con gli altri mai contro gli altri. Per l'Italia la guerra è solo un ricordo, ma il presente è segnato da forti tensioni sociali», ha spiegato Monti ai ragazzi della Cittadella della Pace, a Rondine, in provincia di Arezzo. Per Monti, le tensioni sociali sono «dovute alla mancanza di lavoro, alle difficoltà nel fare imprese, ma anche a una crisi profonda, generata da rapide trasformazioni, e dall'inevitabile disorientamento che queste comportano».

Equità e sforzo comune sono la via di uscita - «La via di uscita» dalla crisi, tanto economica quanto sociale, sono «il senso dello sforzo comune» e «un'equa ripartizione del peso a carico di ciascuno». Ne è convinto il presidente del Consiglio, Mario Monti, rivolgendosi ai ragazzi della Cittadella della Pace, a Rondine, nell'aretino.
«Il senso dello sforzo comune, certo, deve basarsi su un'equa ripartizione del peso a carico di ciascuno, sulla base delle possibilità di ciascuno», ha spiegato Monti. «Questa è la via di uscita, sia sul piano personale sia su quello della collettività», ha aggiunto il premier che ha invitato a «non arrendersi ma a reagire insieme».

Domani Eurogruppo «politico» su Spagna, Grecia, Olanda - Fonti qualificate Ue l'hanno definita, la settimana scorsa, come una riunione «più politica che tecnica»: i ministri delle Finanze dell'Eurozona (l'Italia sarà rappresentata dal premier, Mario Monti) si incontrano domani pomeriggio a Bruxelles per discutere soprattutto della situazione in alcuni paesi membri a seguito o in vista di elezioni politiche che hanno introdotto o si prevede introdurranno ulteriore incertezza o nuove prospettive a livello economico e finanziario.
La Grecia, innanzitutto, dove mai una crisi politica è stata seguita con tanta trepidazione dal resto d'Europa. E naturalmente l'elezione di François Hollande alle presidenziali francesi, che darà impulso alla discussione sulle misure per la crescita al di là dei dogmi tedeschi, anche se quasi certamente porterà all'affiancamento, e non alla sostituzione della disciplina di bilancio con nuove politiche.
Ma ci sono anche la Slovacchia, dove si è insediato un nuovo governo socialista, e l'Olanda, dove la coalizione al potere si è infranta per i dissidi con il partner populista, e sono previste a breve nuove elezioni. Il governo olandese, che era ancora più intransigente di quello tedesco nel pretendere disciplina e rigore ai paesi del Sud, è stato silenziato da un inaspettato peggioramento dei propri conti pubblici, una specie di dantesca legge del contrappasso.