Fini: Responsabile chi sostiene Monti, guai se smettesse
Il leader di FLI: Mi auguro che i partiti continuino a farlo, anche se la medicina è amara. D'Alema: Spero che Berlusconi continui a sostenerlo. L'ex Premier: Voteremo tutte le cose che ci convincono. Brunetta: Se varerà controriforme perderà la maggioranza
SARONNO - Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, i partiti che sostengono il governo Monti «hanno dimostrato grande senso di responsabilità» perché sarebbe stato per loro molto più facile chiedere il voto degli italiani da una posizione contraria alla «medicina molto amara» somministrata dall'esecutivo. È quanto ha sottolineato durante il suo intervento al seminario dell'associazione Libertiamo, fondata dal capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova.
«Mi auguro che continuino a sostenerlo - ha proseguito Fini riferendosi ai partiti e al governo - ovviamente in modo propositivo» perché, se questo consenso venisse meno nei prossimi mesi, a suo parere, sarebbero «guai».
«Il governo Monti - ha proseguito il presidente della Camera - senza dubbio sta somministrando una terapia per molti aspetti di forte impatto, è un medico cosciente della necessità di una medicina molto amara perché chiamato al capezzale di un malato in condizioni molto gravi». Secondo Fini se a novembre 2011 si fosse andati al voto invece che verso la formazione del governo tecnico l'Italia si sarebbe trovata «davvero in una condizione di assoluta e forse irreversibile difficoltà».
D'Alema: Spero che Berlusconi continui a sostenerlo - «Ho qualche difficoltà a chiamare Berlusconi alleato. Convergiamo nella scelta di responsabilità. Io spero loro continuino a esercitare questa responsabilità: se cessassero, il governo cadrebbe e loro se ne prenderebbero le responsabilità». Lo ha detto Massimo D'Alema a Rainews24.
Berlusconi: Voteremo tutte le cose che ci convincono - «Noi siamo qui e voteremo tutte le cose che ci convincono». Così l'ex premier Silvio Berlusconi, a margine del funerale del senatore Gianpiero Cantoni, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se il sostegno del Pdl al governo Monti fosse inalterato.
Brunetta: Se varerà controriforme perderà la maggioranza - «È cambiato qualcosa. D'ora in poi, se il governo tenterà di varare controriforme come quella sulla pubblica amministrazione, ma non solo, non avrà più la maggioranza». Così l'ex ministro e deputato del Pdl Renato Brunetta in un'intervista pubblicata oggi da «Il Piccolo».
«Nella notte fra il 3 e il 4 maggio - continua Brunetta - il ministro Patroni Griffi ha sottoscritto una bozza di accordo con il sindacato nella quale, sostanzialmente, si cancellava la mia riforma ridando tutto il potere ai sindacati. Un'operazione che ha rimesso in pista il concetto di non si muove una foglia che il sindacato non voglia: nessun controllo sulle dinamiche salariali, eliminato il principio del merito. E il tutto - sottolinea l'ex ministro - con l'ipocrisia di implementare il mio lavoro».
Domani in piazza i neocomunisti di Ferrero e Diliberto - - Neocomunisti italiani domani in piazza a Roma contro il governo Monti. Al corteo, promosso dalla Federazione delle Sinistre che riunisce il Prc di Paolo Ferrero e il Pdci di Oliviero Diliberto, prenderanno parte rappresentanti di partiti neocomunisti europei, a partire da quelli francesi del Pcf rincuorati dal risultato elettorale di Melenchon alle presidenziali, e dei greci di Syriza giunti secondi alle elezioni della settimana scorsa.
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