Finmeccanica: Maroni, vogliono svendere l'azienda
L'ex Ministro a Repubblica: Carroccio ricompattato, la base sa che sono calunnie. Chi associa la Lega alle tangenti pagherà. Galli: In politica è normale spartirsi le nomine. Passera: L'inchiesta non è una buona ragione per destabilizzare l'azienda
ROMA - «Hanno tirato in mezzo la Lega ma l'obiettivo vero è lo spacchettamento di Finmeccanica, a tutto favore dei nostri competitors stranieri». Ne è convinto Roberto Maroni che, in un'intervista a Repubblica, spiega di trovare «paradossale che le sorti del più importante gruppo industriale italiano siano appese a dei pm che, come quelli di Napoli, con tempistica sospetta fanno uscire con sei mesi di ritardo le illazioni riportate da Lorenzo Borgogni». Per il triumviro in corsa per la leadership del Carroccio si tratta solo di «fango» sparato contro il suo partito.
La Lega si è ricompattata - Maroni precisa di non voler invocare la giustizia ad orologeria ma «vogliamo dire - si chiede - che si è trattato di ritardi burocratici un po' eccessivi? Tra l'altro l'avviso di garanzia a Orsi comunicato «a mezzo stampa» ha già prodotto danni al titolo di Finmeccanica. E' stata una procedura irregolare. Mi aspetto che la Procura intervenga anche su questa grave violazione della legge». Le ipotesi accusatorie nei confronti del Carroccio, osserva poi, «non stanno in piedi» e «non c'è stata alcuna sponsorizzazione di Orsi».
«Questo - conclude Maroni - è fango puro e i suoi schizzi ci porteranno dei danni alle prossime elezioni amministrative», ma nonostante questo l'ex ministro è ottimista: «La Lega si è ricompattata, la nostra base è assolutamente consapevole che contro di noi ci sono solo calunnie».
Chi associa la Lega alle tangenti pagherà - «Abbiamo dato incarico agli avvocati di procedere legalmente in sede civile e penale contro coloro che associano la Lega a questioni legate alle tangenti. Abbiamo fatto una riunione oggi, con la presenza dei nostri avvocati e gli abbiamo dato questo mandato - ha detto Maroni - Come è stato scritto nel comunicato stampa».
Galli: In politica è normale spartirsi le nomine - Definisce «molto generiche» le accuse contro Orsi e ricorda che «ci sono pendenze giudiziarie che coinvolgono lo stesso Borgogni. Potrebbe essere una persona invelenita contro il nuovo corso di Orsi..Se sono davvero girati tutti quei soldi avranno lasciato traccia, no?». E' quanto afferma, in una intervista alla Stampa, Dario Galli, presidente della provincia di Varese e consigliere di amministrazione di Finmeccanica in «quota» Lega. Galli, da sempre vicino a Maroni, spiega che «i partiti sono aziende. E' normale che all'interno ci siano persone che seguono i rapporti con gli enti soggetti a nomine. Adesso che c'è di mezzo la Lega tutto questo fa scandalo?».
Orsi: E' falso che le Maserati siano «frutto di appalti» - «È assolutamente falso che le sei vetture Maserati siano «frutto di appalti» e che tali auto siano state 'ottenute dai proprietari di aziende' che lavorano o hanno lavorato con AgustaWestland». Lo precisa il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi.
«Sono esterrefatto per il modo in cui la mia credibilità personale e professionale, acquisita in 40 anni di lavoro riconosciuto nel mondo, venga messa in discussione con tanta superficialità da semplici dichiarazioni «per sentito dire», totalmente infondate. Questi attacchi gratuiti generano danni a Finmeccanica e sconcerto tra i suoi 70 mila dipendenti», aggiunge Orsi.
Passera: L'inchiesta non è una buona ragione per destabilizzare l'azienda - Finmeccanica «è un'azienda di grandissima importanza che sta attraversando un momento complicato di ristrutturazione e rilancio». Pertanto, l'avviso di garanzia nei confronti dell'amministratore delegato «non è una buona ragione per destabilizzare un'azienda». Lo ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, a margine di un'audizione al Senato.