24 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Politica & Inchieste | Il caso Lusi

Rutelli: Ho denunciato Lusi

Il leader dell'API: I PM approfondiscano il profilo criminale dell'indagato. Diversi punti su cui indagare. I PM lavorano bene. Lusi giurava di non aver lasciato un 1 euro di debito. Cifre erogate alla mia fondazione figurano in bilancio

ROMA - «Ho presentato un esposto-denuncia di quattro pagine contro Lusi, dal contenuto molto forte, nell'ambito delle indagini che sta facendo la procura in cui evidenzio una serie di fattispecie credo molto interessanti per approfondire ancora di più il profilo criminale dell'indagato». Ha detto così il leader dell'Api, Francesco Rutelli, dopo aver incontrato gli inquirenti della Procura di Roma che stanno indagando sull'ex tesoriere della Margherita. «Ho incontrato l'aggiunto Alberto Caperna e il procuratore Giancarlo Capaldo - ha detto poi - stanno lavorando molto bene».
Rutelli ha poi spiegato: «Ho preso spunto dal servizio dell'Espresso, ma mi sono riferito a tutte le esternazioni e agli atteggiamenti di inquinamento e depistaggio che configurano sicuramente una ulteriore fase dell'attività criminosa che ormai è emersa in modo dirompente. Se Lusi è a conoscenza dei bonifici, chi è stato in grado di accedere ai conti correnti bancari per visionare le uscite? La cosa che dà più fastidio è che si prendano dei punti, qualcuno vero e qualcuno più forzato, e che si compiano, da parte di qualcuno, dei reati».
Rutelli ha poi sottolineato: «C'è un conto corrente bancario e certamente Lusi è a conoscenza dei bonifici, ma chi è a conoscenza delle uscite? Bel quesito, vi pare? - ha detto rivolgendosi ai cronisti - Quello è certamente un reato. Insomma, qualcuno è entrato nel conto corrente e si tratta di capire chi lo ha fatto?».

Lusi giurava di non aver lasciato un 1 euro di debito - «La determinazione, e l'elevatissima capacità criminale del Lusi non possono più sorprendere chi, come il sottoscritto, gli aveva purtroppo assegnato la propria completa fiducia personale, politica ed amministrativa». Così si legge in un passaggio dell'esposto depositato da Francesco Rutelli agli inquirenti della Procura di Roma che indagano sull'ex tesoriere Luigi Lusi. Secondo il leader dell'Api il carattere del senatore era caratterizzato dalla «dissimulazione assoluta».
Lusi è definito poi «ex-dirigente scout e, successivamente, magistrato onorario; dell'amministratore arcigno e dal cattivo carattere che giurava non avrebbe mai lasciato un euro di debito e più volte minacciava le dimissioni in caso di dubbi sulla sua capacità». Ed «analoga fiducia» era rivolta a Lusi - sempre secondo Rutelli - «in seno al Partito Democratico (non avendo egli seguito il sottoscritto nell'iniziativa politica di Alleanza per l'Italia), che gli aveva assegnato importanti incarichi parlamentari».
«Sino alla rappresentanza nella Giunta delle elezioni e le Immunità parlamentari (da cui, nonostante i solenni annunci, risulta peraltro il Lusi non si sia ancora dimesso), oltre che nel sottoscrivere il contratto di sublocazione della sede nazionale del Partito e, tra l'altro, adottare la collaborazione dello stesso studio di commercialisti».

Cifre erogate alla fondazione figurano in bilancio - «E' in atto una azione di depistaggio e inquinamento dell'indagine in corso che va certamente ascritta all'ex tesoriere della Margherita-DL Luigi Lusi. Chiare evidenze, peraltro collegate ad esplicite pubbliche esternazioni del Lusi, indicano la fonte di successive forniture di documenti ed informazioni ai mezzi di comunicazione nello stesso indagato, come già indicato nel Decreto di sequestro preventivo delle signorie vostre dell'8 marzo scorso». Scrive così il leader dell'Api, Francesco Rutelli, nell'esposto che è stato depositato oggi a piazzale Clodio, all'attenzione degli inquirenti responsabili dell'indagine su Lusi.
«Tale comportamento di straordinaria, inaudita gravità è attivo in tutte le fasi della vicenda; da quelle prodromiche, quando il Lusi avrebbe segnalato (il sottoscritto l'ha appreso solo dopo l'esplosione del caso) un finanziamento di 4 milioni di euro per l'onorevole Franceschini, poi smentito dall'interessato; alla diffusione di allusioni e riferimenti a documenti riguardanti il Sindaco Matteo Renzi e, successivamente, l'onorevole Enzo Bianco; sino all'indecente espressione 'tutti sapevano' (oggetto di specifica azione giudiziaria già attivata dalla parte offesa in sede civile) e alla minaccia di 'far saltare il centrosinistra' e alla diffusione, nella giornata di ieri, di notizie riguardanti l'attività della Fondazione Centro per un Futuro Sostenibile, da me presieduta».
Rutelli poi sottolinea: «E' opportuno che le signorie vostre sappiano che l'attività di tale Fondazione è perfettamente regolare; che è seria e qualificata in campo ambientale, con adesione di parlamentari di tutti gli schieramenti politici e scienziati, accademici ed economisti di rango; le signorie vostre sanno che i documenti dei relativi bonifici dalla Margherita sono già stati a Voi trasmessi come parte della documentazione contabile del partito, poiché le cifre erogate - come per tutte le altre associazioni, fondazioni, istituti, scuole di formazione - figurano nella contabilità e nei bilanci approvati».