13 dicembre 2024
Aggiornato 20:30
La decisione del Consiglio dei Ministri

Il 17 marzo sarà la «Giornata dello Stato Italiano»

Solennità civile che non comporta riduzione degli orari di uffici e scuole. Il 17 marzo è una data dal forte valore simbolico per l'Italia. È in questa data che centocinquanta anni fà, nel 1861, è stato proclamato il Regno d'Italia

ROMA - Il consiglio dei ministri ha istituito la Giornata dello Stato italiano il 17 marzo. Ne dà notizia il comunicato diffuso a palazzo Chigi al termine della riunione odierna. «Il 17 marzo è una data dal forte valore simbolico per l'Italia. È in questa data che centocinquanta anni fà, nel 1861, è stato proclamato il Regno d'Italia. Il 17 marzo rappresenta quindi il punto di arrivo nel percorso dell'unificazione nazionale e, al tempo stesso, il punto di partenza del cammino verso il completamento dell'unificazione del Paese. Per queste ragioni il Consiglio dei Ministri ha istituito, su proposta del Sottosegretario alla comunicazione e all'editoria, la Giornata della nascita dello Stato italiano, da celebrare il 17 marzo di ogni anno».

Solennità civile che non comporta riduzione degli orari di uffici e scuole - «La nuova solennità civile, che quindi non comporta riduzioni degli orari negli uffici e nelle scuole - chiarisce il governo -, rappresenta la sintesi di un anno intenso di celebrazioni ed eventi, quello appena trascorso, durante il quale si è celebrato il Centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, con una vasta partecipazione della società civile e delle Istituzioni. Crea inoltre un'occasione nuova per tenere viva nella società civile e nelle istituzioni la memoria dell'anniversario. Durante la Giornata della nascita dello Stato italiano è prevista l'organizzazione di iniziative, su tutto il territorio nazionale e, in particolare, nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle città e nei luoghi di preminente rilievo per il processo di unificazione e di costituzione dello Stato italiano. Le iniziative comprendono giornate di studio, dibattiti e convegni scientifici, ma anche occasioni ricreative finalizzate a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini. Dall'iniziativa non deriveranno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».