Imu, Avvenire: No all'imposta sulle scuole paritarie
Non va tuto liscio fra gli ambienti ecclesiastici e il Governo, sulla questione della tassazione degli immobili di proprietà della Chiesa, dopo che è stato presentato al Senato l'emendamento al decreto liberalizzazioni che punta a riformare il regime delle esenzioni
ROMA - Non va tutto liscio fra gli ambienti ecclesiastici e il Governo, sulla questione della tassazione degli immobili di proprietà della Chiesa, dopo che è stato presentato al Senato l'emendamento al decreto liberalizzazioni che punta a riformare il regime delle esenzioni. «Alcuni, nel mondo del senza fine di lucro - scrive Umberto Folena in un articolo di fondo su Avvenire, il giornale dei vescovi italiani - potrebbero restare ancora con il fiato sospeso».
«Il caso più evidente - avverte il commentatore cattolico - è quello delle scuole paritarie, non statali, che svolgono un servizio pubblico. Il caso evidentissimo è quello delle innumerevoli scuole dell'infanzia, che già oggi vivono di stenti (non pochi parroci e non poche associazioni che le tengono in piedi sono allo stremo) pur essendo in molti piccoli centri l'unica realtà a disposizione delle comunità locali (strumento di solidarietà, ed esemplare applicazione del principio di sussidiarietà)».
«La solidarietà e la sussidiarietà saranno tassate?», si chiede Avvenire. «Sarebbe un autogol, una forma di autolesionismo tanto smaccata che neppure vogliamo pensarci».
Salesiani contro l'Imu: Chiuderemo le scuole - Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, aveva detto che 'evadere le tasse è peccato' ma nel mondo cattolico non tutti sono disposti ad accogliere la decisione del Governo di modificare, con un emendamento al decreto liberalizzazioni, le norme sulla tassazione degli immobili della Chiesa. «Le scuole cattoliche - sostiene don Alberto Zanini, segretario nazionale Salesiani scuola, in una intervista alla Stampa - fanno risparmiare allo Stato 5 miliardi di euro l'anno. Se devono pagare l'Imu sarebbero in gran parte costrette a chiudere. Quindi per il Governo non sarebbe un nuovo provento ma la fine di un risparmio».
«Le scuole cattoliche non hanno scopo di lucro. Le scuole cattoliche non hanno rette da 7mila euro., Quasi nessuna si posizione sull'élite», afferma Zanini. A suo giudizio «il governo tecnico doveva tenere nella debita considerazione la natura no profit di una attività tecnicamente 'commerciale' ma che porta in sé una grande potenzialità per il futuro del nostro Paese: l'educazione dei giovani».
Casini: Gli edifici commerciali della Chiesa paghino l'IMU - «Gli edifici della Chiesa adibiti ad attività commerciali, è giusto che paghino come tutti gli altri». Lo ha detto il leader dell'Udc, a margine di un congresso regionale, in Toscana, del partito. Casini ha precisato che, rispetto al pagamento dell'Imu da parte della Chiesa, «molto diverso è il caso degli enti assistenziali» e «delle scuole», soprattutto «nei piccoli centri». «Coloro che alleviano le ferite aperte nella società italiana -ha aggiunto Casini- devono essere esentati da tassazione, perché svolgono un ruolo di supplenza rispetto alla latitanza del pubblico». Pertanto, ha concluso Casini, «la decisione di Monti è ineccepibile».
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