Palazzo Chigi taglia 43 milioni di spese in 100 giorni
Voli di Stato ridotti del 92%, risparmiati oltre 23,5 milioni. Il numero dei consulenti complessivo è diminuito di 99 unità. Giarda: Non abbassare la guardia sui conti pubblici. Severino: La villa dimenticata è colpa del commercialista
ROMA - Ingenti tagli nelle spese della presidenza del Consiglio: secondo quanto riportato dal Rapporto sull'attività dei primi 100 giorni di governo, in totale palazzo Chigi ha tagliato circa 43 milioni di spese da quando si è insediato l'esecutivo Monti. Nel dettaglio, il premier ha tagliato «4 milioni di euro per i dipendenti nelle strutture generali stabili (blocco del turnover, congelamento dei contratti, pensionamenti) e 12,2 milioni di euro per gli uffici di diretta collaborazione relativi al Presidente, ai Ministri senza portafoglio ed ai Sottosegretari presso la presidenza del Consiglio. In questi uffici si registra una riduzione di 241 unità in termini di personale addetto».
Non solo: secondo quanto annuncia il documento pubblicato sul sito del governo, Monti ha ridotto anche di «2,3 milioni di euro le strutture di missione, con una riduzione di 51 unità di personale e 750 mila euro per esperti e consulenti, il cui numero complessivo è diminuito di 99 unità». Infine, per quanto riguarda gli aerei di Stato, c'è stata «una contrazione significativa dei voli, pari al 92%, con un risparmio complessivo di 23,5 milioni. Risparmi anche nel servizio automezzi che si attestano a circa 270 mila euro all'anno».
Giarda: Non abbassare la guardia sui conti pubblici - Il bilancio dei primi 100 giorni del governo Monti è «certamente positivo. Il Paese ha riguadagnato credibilità a livello internazionale e al suo interno sta risalendo la fiducia di cittadini e imprenditori». Lo ha sottolineato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, in un'intervista rilasciata al settimanale Left-Avvenimenti.
Giarda ha evidenziato come le questioni cruciali della crescita e dell'occupazione siano state «fin dal primo giorno all'attenzione del governo, insieme alla stabilità dei conti». Il decreto Salva-Italia «ha posto le basi per avviare la fase successiva. Poche settimane dopo abbiamo varato il decreto diretto a favorire le liberalizzazioni e la concorrenza, sperando che ad esse si associ la ripresa degli investimenti privati». Ma sul controllo della finanza pubblica, ha precisato il ministro impegnato nell'operazione di spending review «non possiamo abbassare la guardia, dovendo raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013».
Nel ruolo di ministro per i Rapporti con il Parlamento Giarda ha rilevato che «i linguaggi non sono diversi. Siamo accumunati dalla convinzione della gravità della situazione economica del Paese che richiede uno sforzo straordinario. I gruppi parlamentari che sostengono il governo stanno dimostrando, responsabilmente, il loro impegno per superare questa fase di grande difficoltà. Il nostro è un esecutivo tecnico ma posso assicurare che non ci occupiamo soltanto di spread».
Severino: La villa dimenticata è colpa del commercialista - Il ministro della Giustizia Paola Severino ha scritto una lettera a IlFatto Quotidiano per rispondere all'accusa mossale dal giornale di aver «dimenticato» una villa nell'elenco delle sue proprietà e dei suoi redditi reso pubblico per decisione del governo Monti.
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