Riforme, Monti: Dure da sopportare ma poi portano alla ripresa
Lo dimostra il caso Irlanda: Il premier italiano ha infatti ricordato che l'economia irlandese ha registrato nel 2009 un -7% del pil, poi «ha ricominciato a crescere di nuovo, arrivando ad avere un segno positivo già nel in 2011 e una previsione positiva anche per il 2012»
ROMA - Secondo il presidente del Consiglio, Mario Monti, l'economia irlandese «è una buona dimostrazione di ciò che anche noi diciamo spesso: il rigore, il consolidamento di bilancio e le riforme strutturali possono essere difficili da sopportare nel brevissimo periodo, ma poi generano la ripresa della crescita economica».
Il caso irlandese - Al termine dell'incontro con il premier irlandese, Monti ha infatti ricordato che «Enda Kenny è l'autore di una svolta nell'economia e nella finanza irlandese che ha riscosso molto interesse e ammirazione in Europa, visto che è partito da grandi difficoltà. E' un caso che incoraggia e stimola tutti». Il premier italiano ha infatti ricordato che l'economia irlandese ha registrato nel 2009 un -7% del pil, poi «ha ricominciato a crescere di nuovo, arrivando ad avere un segno positivo già nel in 2011 e una previsione positiva anche per il 2012».
Entrando nel merito dell'incontro di oggi, Monti ha spiegato che sono stati «discussi in dettaglio certi aspetti delle riforme economiche italiane e irlandesi: è molto importante tra Paesi Ue che sono così vicini da un punto di vista della storia, della cultura e degli obiettivi che condividono, condividere anche ricette e soluzioni a problemi comuni».
«Sono lieto che le nostre due firme siano entrambe sulla lettera che 12 capi di governo hanno indirizzato a Van Rompuy e Barroso in vista del Consiglio Europeo della prossima settimana.
In conclusione, Monti, che ha espresso massima «stima nei confronti di Kenny», maturata nel periodo trascorso dal presidente del Consiglio italiano alla Commissione Europea, ha ribadito «volontà di collaborazione stretta tra Italia e Irlanda nell'Unione Europea».
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