10 dicembre 2024
Aggiornato 18:30
Per il Governo «sobrietà assoluta»

Monti e il «decalogo etico»: stop a regali, eventi e feste

«Massimo rigore nel rispettare e nel far rispettare una sobrietà assoluta» di comportamenti individuali per chi lavora per Ministero dell'Economia e Presidenza del Consiglio

ROMA - «Massimo rigore» nel «rispettare» e nel far «rispettare» una «sobrietà assoluta» di comportamenti individuali per chi lavora per Ministero dell'Economia e Presidenza del Consiglio. La «circolare Monti» che taglia spese e impone il massimo austerity nell'amministrazione pubblica che dipende dal Ministero dell'Economia e delle Finanze è integralmente pubblicata sul sito della presidenza del Consiglio. Ed oltre ai tetti di valore ai regali che si possono ricevere e fare, mette uno stop all'organizzazione di celebrazioni, eventi, festeggiamenti.

La «circolare Monti» - «Le manovre finanziare adottate nello scorso anno - ha scritto Monti - hanno comportato una significativa correzione dei conti pubblici. Questa correzione, imposta dalla primaria esigenza di rispetto degli obiettivi di finanza pubblica definiti in sede europea, ha reso necessaria l'introduzione di disposizioni volte a determinare sia maggiori entrate che minori spese.
«È di tutta evidenza - prosegue la disposizione rivolta a tutti i dirigenti e dipendenti di Agenzie fiscali, Dipartimenti del Mef, della Guardia di Finanza, dei Monopoli di Stato, della Scuola superiore dell'economia e delle finanze - che l'introduzione di nuovi meccanismi legislativi non è sufficiente, se l'adozione di nuove disposizioni non è accompagnata da un'azione amministrativa indirizzata in modo deciso al perseguimento degli obiettivi di economicità ed efficienza. In questo logica assume rilievo, oltre che la puntuale e sicura osservanza dei limiti di spesa fissati dalle norme, inclusi quelli concernenti determinate categorie di spesa (ad esempio, spese di rappresentanza, convegni e consulenze), anche la necessità che non vengano effettuate spese non indispensabili e non ricollegabili in modo diretto ed immediato ai fini pubblici assegnati alle singole strutture amministrative e che, in linea generale, i comportamenti degli amministratori pubblici siano ispirati al principio di assoluta sobrietà».