24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
La giornata politica

Governo, Bersani: l'appoggio del PD non è assolutamente in discussione

Il leader dei Democratici ospite a «Otto e Mezzo»: Sosteniamo Monti per senso del dovere e convinzione. Articolo 18 ultima cosa, prima precari e ammortizzatori. Legge elettorale: Non amo le preferenze, impianto bipolare. Berlusconi al Colle percorso poco probabile

ROMA - Il Pd sostiene il governo Monti per senso del dovere o per convinzione? «Tutt'e due», è la prima risposta di Pierluigi Bersani, ospite aOtto e mezzo su La7. A Lilli Gruber che lo ha incalzato sul tema, chiedendogli se l'appoggio al governo potesse essere in discussione, il segretario del Pd ha risposto «assolutamente no».

Articolo 18 ultima cosa, prima precari e ammortizzatori - Sull'articolo 18 «si può discutere, ma in coda. Prima - ha detto il segretario del Pd - si deve agire su precarietà e ammortizzatori e su come creiamo un po' di lavoro: lo chiederò al governo, senza pretendere miracoli. Chiederò due-tre misure per creare lavoro», a partire da «green-economy...».
Quanto alle infelici dichiarazioni di Mario Monti e di vari esponenti del governo sui giovani, «hanno fatto meglio quando hanno corretto quelle affermazioni - ha detto Bersani - piuttosto che quando le hanno pronunciate, ma so bene che il loro pensiero è un po' più complesso».

Legge elettorale: Non amo le preferenze, impianto bipolare - «Io non sono per le preferenze, servono i collegi e un meccanismo che consenta di mantenere un impianto bipolare e che consenta ai partiti di presentarsi col loro volto e non obbligati». E' la riforma elettorale immaginata da Pierluigi Bersani. Il segretario del Pd, ospite aOtto e mezzo, delinea un sistema di voto che eviti gli «eccessi di frammentazione» politica e assegni «la possibilità ai cittadini di eleggere i propri deputati».

Berlusconi al Colle percorso poco probabile - «Non sono interprete di Berlusconi ma mi pare un percorso poco probabile». Lo ha detto il segretario del Pd commentando le indiscrezioni secondo cui Silvio Berlusconi punterebbe ancora ad essere eletto al Quirinale quale successore di Giorgio Napolitano.

L'ex Premier non è più nel mirino, ma voglio coerenza - «Berlusconi non è nel mio mirino da tempo, io credo che il sistema evolva, parlo con Alfano... Ma io sono di montagna: non mi piace essere preso in giro».
«La disponibilità di Berlusconi con il Pd significa che correggiamo la norma sulla responsabilità civile dei Magistrati - si domanda il segretario del Pd - E sulla Rai intendono farsela da soli al prossimo giro? Chiedo un tratto di coerenza, non voglio inciuci ma cose che la gente capisca. Le chiacchiere stanno a zero: se c'è la possibilità di fare la legge elettorale non mi spaventa certo Berlusconi...».