Ruby, la Consulta rinvia l'udienza su conflitto fra poteri
La decisione del Presidente Quaranta «viste le particolari condizioni meteorologiche e le conseguenti difficoltà nei trasporti»
ROMA - E' slittata al 14 febbraio l'udienza pubblica prevista per domani sul caso Ruby di fronte alla Corte costituzionale. Lo ha deciso il presidente della Consulta, Alfonso Quaranta «viste le particolari condizioni meteorologiche e le conseguenti difficoltà nei trasporti».
I giudici delle leggi sono stati investiti del caso dalla Camera dei deputati, che ha sollevato conflitto di attribuzioni fra poteri dello Stato in seguito alla decisione dei magistrati di Milano di procedere con il giudizio immediato per il caso della minorenne marocchina Karima el Makhroug, per il cui rilascio dopo l'arresto sarebbe intervenuto direttamente Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio all'epoca dei fatti. La Camera aveva deliberato in precedenza che la telefonata del premier in Questura era stata determinata dalla convinzione che la ragazza fosse la nipote del presidente egiziano Mubarak e quindi da una preoccupazione istituzionale per le conseguenze internazionali dell'arresto. Quindi, a giudizio dei parlamentari, l'accaduto sarebbe stato di competenza del Tribunale dei ministri.
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