19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Infrastrutture | Ponte sullo Stretto

Ponte Messina: La Loggia, è importante che il Governo confermi l'opera

Il presidente della Commissione parlamentare per l'Attuazione del federalismo fiscale: Il blocco dell'iter costituirebbe un grave danno economico e d'immagine. L'ex Ministro Matteoli: Serve chiarezza

ROMA - «La conferma da parte del Governo, che l'iter per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina non sarà interrotto, è senza dubbio importante. Anche perché l'eventuale, ennesimo blocco del progetto sarebbe non solo economicamente dannoso ma anche inaccettabile, sul piano dell'immagine, per un Paese che intende rilanciarsi anche per le sue forti capacità realizzative di grandi opere utilissime per lo sviluppo e la crescita della Sicilia e del Mezzogiorno». Lo ha affermato in una dichiarazione il presidente della Commissione parlamentare per l'Attuazione del federalismo fiscale, Enrico La Loggia.
«In ogni caso - ha sottolineato l'esponente del Pdl - gli investimenti per il Ponte non andranno a detrimento delle altre infrastrutture indispensabili per riagganciare la Sicilia al resto del Paese, ma anzi costituiranno un importante volano per un miglioramento complessivo della rete di trasporti dell'Isola».

Matteoli: Il Governo faccia chiarezza sulla realizzazione - «Se risponde al vero, come ha affermato il presidente Lombardo, che il governo non ha definanziato la costruzione del Ponte sullo Stretto, ne prenderemo atto ben volentieri e positivamente. Il governo faccia, però, chiarezza sull'argomento che non è di secondaria importanza ed ha un valore rilevante sia per lo sviluppo della infrastrutturazione del Paese sia sul piano strettamente politico». Lo dichiara il senatore del Pdl Altero Matteoli.
«Il governo faccia altresì chiarezza - aggiunge Matteoli - su quanto inoltre dichiarato da Lombardo al quale, a suo dire, un membro dell'esecutivo avrebbe comunicato ieri sera che il definanziamento del Ponte sarebbe stato operato dal precedente governo Berlusconi. Circostanza, questa - conclude l'ex ministro - falsa e facilmente riscontrabile».