20 agosto 2025
Aggiornato 21:00
I due sono dipendenti della ong tedesca Welthungerhilfe

Pakistan, olandese e non tedesco l'uomo rapito assieme a italiano

Nessuno rivendica il rapimento. Multan nota per reclutare estremisti. La Farnesina ha confermato ieri sera il rapimento di Lo Porto, chiedendo poi assoluto riserbo sul dossier

ROMA - E' olandese, e non tedesco come inizialmente riferito, Bernd Johannes, l'uomo rapito assieme all'italiano Giovanni Lo Porto ieri nel Punjab pachistano. I due dipendenti della ong tedesca Welthungerhilfe (Aiuto alla fame nel mondo) sono stati fermati verso le 19.20 locali da quattro uomini armati a Qasim Bela, al rientro da Kot Addu, dove avevano visitato le aree colpite dalle inondazioni nel 2010.
Secondo quanto riporta The Express Tribune, Johannes, 45 anni, è olandese ed è direttore dell'ufficio dell'organizzazione a Multan, Punjab meridionale; il collega italiano, Lo Porto, 35enne palermitano, lavora come direttore del programma per la stessa ong. Da quando sono stati rapiti il cellulare dei due operatori risulta spento. Fonti di intelligence hanno confermato che i due stranieri risultano «dispersi» da diverse ore.
Ad oggi il rapimento non è stato rivendicato da nessuno: «Non abbiamo ricevuto telefonate dai rapitori», ha dichiarato il capo della polizia di Multan, Aamir Zulfiqar Khan, a France Presse.

La Farnesina ha confermato ieri sera il rapimento di Lo Porto, chiedendo poi assoluto riserbo sul dossier. L'Organizzazione non governativa tedesca, contattata da TmNews, ha riferito di essere al corrente della notizia, ma di non rilasciare commenti.
Multan si trova a 400 chilometri a sud della capitale Islamabad e fino a ieri non era considerata pericolosa per gli stranieri. Nota per i suoi mausolei sufi, le moschee e i centri religiosi, è tuttavia considerata un importante centro di reclutamento di estremisti islamici, talebani e altri gruppi vicini ad Al Qaida.