Pakistan: anche un tedesco sequestrato con Lo Porto
Le autorità di Multan confermano il rapimento. Poco dopo le 19 di ieri, almeno tre uomini armati hanno fatto irruzione negli uffici dell'Ong, costringendo i due operatori umanitari a seguirli. Farnesina: Massimo riserbo
MULTAN - Un operatore umanitario tedesco è stato rapito a Multan, nel Punjab pachistano, assieme a un collega italiano, il siciliano Giovanni Lo Porto, il cui sequestro era stato confermato ieri dalla Farnesina. Lo ha annunciato questa mattina la polizia pachistana.
Secondo le prime informazioni, i due uomini lavorano per l'organizzazione non governativa tedesca Welthungerhilfe impegnata nelle aree colpite dalle inondazioni nel 2010 nel Punjab meridionale.
Poco dopo le 19 di ieri, almeno tre uomini armati hanno fatto irruzione negli uffici dell'Ong, costringendo i due operatori umanitari a seguirli, ha riferito il capo della polizia di Multan, Aamir Zulfiqar Khan. «Hanno ferito le guardie private pachistane con il calcio dei fucili e in pochi minuti sono fuggiti via con i due ostaggi», ha spiegato l'ufficiale, citando un testimone, un tedesco che ha assistito alla scena.
Né l'ambasciata tedesca a Islamabad, né il ministero degli Esteri a Berlino, contattati dall'agenzia France Presse, hanno confermato il sequestro del cittadino tedesco.
Ieri sera, in una nota diffusa alla stampa, la Farnesina ha confermato il rapimento di un cittadino italiano in Pakistan a Multan, nella zona sud del Punjab. «Non appena ricevuta la prima indicazione di quanto accaduto, l'Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha immediatamente attivato tutti i canali utili per seguire da vicino la vicenda e promuoverne la positiva soluzione», si legge sul comunicato sottolineando che «il ministro Terzi ha chiesto di essere costantemente informato sugli sviluppi del caso».
«Analogamente alla condotta tenuta in passato per analoghi casi, ci si atterrà ad una linea di riserbo, per la quale ci si appella alla collaborazione degli organi di informazione allo scopo di non compromettere gli sforzi per giungere alla liberazione del nostro connazionale», conclude la Farnesina dopo aver informato che il ministero mantiene al contempo un continuo contatto con la famiglia del rapito.