Tusk soddisfatto: Con Monti sintonia ritrovata
Il Premier polacco: «Varsavia conta su Roma per andare oltre l'asse tedesco-francese»
ROMA - Italia e Polonia rilanciano i rapporti bilaterali con un vertice intergovernativo messo in agenda per il 29 maggio, a tre anni dal primo, nel 2009, e con una «grande sintonia» ritrovata nell'incontro oggi tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il primo ministro Donald Tusk. Due «tecnici» due uomini di governo di sostanza, osservano fonti che hanno seguito il bilaterale odierno: «sia Tusk che Monti si esprimono in modo semplice, diretto, sanno dire cose anche poco popolari, ma con garbo. Sanno essere convincenti».
Ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi a Palazzo Chigi, Tusk l'ha detto chiaro e tondo: l'asse Parigi e Berlino è utile, ma non basta, e la convergenza tra Italia e Polonia sulle principali questioni sul tavolo nell'Unione europea potrà «costituire la migliore integrazione di quello che già succede» sulla direttrice franco-polacca. La cabina di regia europea a due ha anche aspetti positivi in un momento di emergenza, però - si ragiona a Varsavia - va affiancata al più presto da una «compartecipazione più attiva di Paesi che hanno qualcosa da dire», anche se fuori dalla zona euro. Quindi Polonia, Italia, Spagna, e possibilmente Gran Bretagna. Soprattutto, bisogna convincere la Germania che serve questo «forte gruppo di cooperazione».
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