Giustizia: Bersani, si alla riforma se si cambia l'agenda
Il leader del PD a «Panorama»: Prima occupiamoci dei problemi strutturali. Se il Pdl si convince di questo, io ci sto. Dal Senato ok alla mozione di maggioranza unitaria su relazione Severino
ROMA - «Se questo governo riuscirà a cambiare l'agenda degli interventi sulla giustizia, e cioè a occuparsi prima dei problemi strutturali, porterò il mio partito a qualsiasi convergenza». Lo ha detto il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, in un'intervista al settimanale Panorama, da domani in edicola.
«Il paradosso italico - ha aggiunto - è che per dieci anni abbiamo parlato di giustizia ed è il settore meno riformato e meno funzionante. Se il Pdl si convince di questo, io ci sto».
Sul caso Penati, Bersani ha detto: «Quell'inchiesta mi ha fatto soffrire, il partito deve trovare regole di ingaggio più strette, lo stiamo già facendo».
Dal Senato ok alla mozione di maggioranza unitaria su relazione Severino - L'aula del Senato ha approvato la relazione del ministro della Giustizia Paola Severino, votando a larga maggioranza e per alzata di mano la mozione presentata dai capigruppo di maggioranza Maurizio Gasparri (Pdl), Anna Finocchiaro (Pd), Gianpiero D'Alia (Udc-Autonomie), Francesco Rutelli (Api-Fli-Terzo polo), Pasquale Viespoli (Coesione nazionale) e Giovanni Pistorio (Mpa-Misto). La formulazione della mozione è secca: «Il Senato, udite le comunicazioni del ministro della Giustizia, le approva».
Bocciata la mozione radicale, sulla quale Emma Bonino ha chiesto la votazione elettronica per parti separate. Bocciate le mozioni della Lega e dell'Idv, quest'ultima favorevole alle comunicazioni del ministro ma con una serie di indicazioni prescrittive sull'azione del Governo, che per questo aveva dato parere negativo.
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