19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Naufragio Costa Concordia

La Guardia Costiera: Nessun may day, avvertiti dai Carabinieri

«L'allarme lanciato dai familiari dei passeggeri»

PORTO SANTO STEFANO - Il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, non avrebbe immediatamente mandato il 'may day', dopo l'urto con lo scoglio a poca distanza dall'isola del Giglio. Quando i passeggeri si sono accorti che qualcosa non andava, vi è chi ha chiamato dal cellulare amici o familiari. Alcuni di questi ultimi, a loro volta, hanno chiamato le forze dell'ordine.

La Nazione di oggi riporta il caso dei Carabinieri di Prato, avvertiti dalla parente di una signora imbarcata. Questo episodio era stato reso noto già ieri dal contrammiraglio Ilarione Dell'Anna, direttore marittimo della Toscana e coordinatore delle operazioni della Guardia Costiera: «la mia centrale operativa di Livorno è stata avvertita del disastro dai carabinieri di Prato, che avevano avuto la segnalazione dalla parente di una signora imbarcata. L'ufficiale di guardia di Livorno si è messo subito in contatto con il comando della nave, che a quel punto ha riferito di avere ordinato ai passeggeri di indossare le cinture di salvataggio, ma di non avere dato il segnale di abbandono nave», ha raccontato Dell'Anna. Sarebbero stati gli stessi ufficiali da Livorno, a quel punto, a suggerire il comando di abbandono.