19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Il 20 gennaio summit italo-franco-tedesco a Roma

Monti rivendica gli sforzi dell'Italia e vede Sarkozy: Crediamo nell'Euro

Un incontro strategico per il Professore convinto che l'UE debba andare oltre la rigidità delle politiche di bilancio e pensare anche alla crescita. Concetto condiviso dall'Eliseo e su cui Monti vuole fare leva per incunearsi nel non più solidissimo asse franco-tedesco

PARIGI - Dimostrare che l'Italia è uno scolaretto diligente che sta facendo i compiti a casa. Di più, che sta compiendo uno sforzo «senza pari». Spiegare ancora una volta che ogni singolo Stato può e deve fare la propria parte, ma che adesso è l'Europa nel suo complesso a dover agire per superare la crisi. E' su questi due binari che si è incentrata la giornata parigina di Mario Monti. A pranzo un colloquio con il premier Francois Fillon, poi l'intervento a un convegno e, soprattutto, nel pomeriggio, il faccia a faccia con Nicolas Sarkozy. Un incontro strategico per il Professore convinto che l'Ue debba andare oltre la rigidità delle politiche di bilancio e pensare anche alla crescita. Concetto condiviso dall'Eliseo e su cui Monti vuole fare leva per incunearsi nel non più solidissimo asse franco-tedesco e superare così le resistenze della Cancelliera Angela Merkel.

Monti: «Crediamo nell'Euro» - E alla fine del faccia faccia Sarkozy e Monti sottolineano la fiducia e la «l'identità di vedute» sulle misure per superare la crisi. «Crediamo nell'euro e siamo d'accordo - ha detto il presidente francese - sul fatto che in una fase così delicata per l'Unione europea e l'eurozona sia essenziale che ogni stato membro faccia fino in fondo ciò che deve fare per consolidare i bilanci e le riforme».
Non è dunque un caso se il 20 gennaio, cioè prima della riunione dell'eurogruppo e del Consiglio europeo di Bruxelles dedicato al nuovo Trattato, Monti vedrà a Roma proprio il numero uno dell'Eliseo e la Cancelliera tedesca. In pratica una nuova tappa dell'euro tour che la settimana prossima porterà il Professore a Berlino e il 18 a Londra da David Cameron.