12 ottobre 2025
Aggiornato 07:30
Costi della Politica

Rapporto Giovannini: sull'indennità parola alle Camere

Il Presidente del Senato Schifani lamenta la mancanza di una tempestiva comunicazione ufficiale, da parte del Governo, prima che i dati, pubblicati sul sito della Funzione pubblica, fossero diffusi dalla stampa

ROMA - Indennità superiori ma in termini lordi, dati provvisori che rendono difficile fare una media. E' la fotografia sugli incassi dei parlamentari italiani fornita dal rapporto della Commissione Giovannini. Trasmesso lunedì alla Camera, mentre il Presidente Schifani lamenta di non aver avuto comunicazione ufficiale, tempestiva, da parte del Governo, prima che i dati, pubblicati sul sito della Funzione pubblica, fossero diffusi dalla stampa.

La parola passa comunque agli organi parlamentari per procedere sulla strada della riduzione intrapresa, in generale, con la riduzione dei vitalizi e l'adeguamento al contributivo. Sono, dice Enrico Giovannini, Presidente dell'Istat e della Commissione che ha elaborato il rapporto, le autorità politiche ad essere attese alla «prova dei fatti» per adottare «decisioni serie».
Per la Commissione i dati sono «del tutto provvisori e di qualità insufficiente per una utilizzazione ai fini indicati dalla legge» e per «effettuare il calcolo» di una media. Da quanto emerge, in Italia l'indennità parlamentare lorda per i deputati è di 11.283 contro i 7.100 euro della Francia, i 2.813 della Spagna, 8.500 nei Paesi Bassi, 7.668 in Germania. Si deve aggiungere la diaria di 3 mila 500 euro ma risultano inferiori le spese accessorie, come quelle dei collaboratori, 3 mila 690 euro al mese.

Il rapporto approda in Parlamento. Schifani lamenta «l'assenza di una tempestiva e opportuna trasmissione ufficiale alla Presidenza del Senato da parte del Governo», sottolinea la provvisorietà dei dati, che «possono comunque costituire un primo spunto di riflessione all'interno dei Gruppi» e sarà poi il Consiglio di Presidenza eventualmente a discutere della questione. Di possibili «iniziative autonome» parla anche la nota diffusa dall'Ufficio di Presidenza di Montecitorio.
Anche alla Camera si sottolinea la «provvisorietà dei dati» e si precisa anzi che «l'importo dell'indennità spettante ai deputati italiani (pari a 11.283,28 euro) è indicato al lordo delle ritenute previdenziali, fiscali e assistenziali. Invece, al netto di tali ritenute» tra cui le addizionali regionali e comunali la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato - l'importo dell'indennità parlamentare, che è corrisposta per dodici mensilità, è pari mediamente a 5 mila euro», dunque «inferiore» alla media Ue. Parola dunque alla politica, con un orizzonte temporale che, stando a quanto dichiarato da Fini prima di Natale, dovrebbe essere fine gennaio.