19 gennaio 2025
Aggiornato 23:00
Sicilia | Politica

L'UDC esce dalla Giunta Lombardo: ora una fase politica nuova

Il Presidente della Regione: Decisione stimolante, ci obbliga a guardare avanti. Possibilisti nei confronti di un ripensamento, gli altri alleati del Terzo Polo. Chi invece appare certo del naufragio del progetto tecnico, invece, è Grande Sud

PALERMO - Il governo regionale siciliano perde il supporto dell'Udc. La decisione del partito centrista è giunta stamani al termine dall'incontro del coordinamento regionale, svoltosi a Messina, e concluso con l'annuncio delle dimissioni da parte del professore Andrea Piraino dalla carica di assessore regionale per le Politiche familiari e sociali.
«L'Udc siciliano - ha deliberato all'unanimità il coordinamento regionale del partito di Casini -, ritiene conclusa la collaborazione con questo governo regionale la cui maggioranza politica appare debole e poco coesa per affrontare con efficacia le dure prove che nel 2012 il Paese e la Regione saranno chiamate ad sostenere. Vi è bisogno di una fase politica nuova per affrontare le emergenze dettate dalla crisi economica e sociale che sta scuotendo il Paese, il Sud e la Sicilia».

Lombardo: Decisione stimolante - Dal canto suo Raffaele Lombardo, oggi a Roma per incontrare il sottosegretario Antonio Criticalà, ha definito «stimolante» la posizione assunta dell'Udc «perchè - ha detto il governatore - costringe ad avviare una fase nuova, di cui forse non si era colta l'importanza e l'urgenza».

Possibilisti nei confronti di un ripensamento, gli altri alleati del Terzo Polo. Briguglio, coordinatore regionale di Futuro e Libertà, ha detto: «L'Udc ha ritenuto di concludere la propria collaborazione col governo Lombardo, ma con garbo. E, soprattutto, con un serio e costruttivo invito al presidente Lombardo e ai partiti che lo sostengono al fine di aprire un fase politica nuova per la nostra regione, che sono certo vedrà il partito di Casini e D'Alia tornare a partecipare a una compagine guidata dallo stesso presidente Lombardo per affrontare le sfide che la crisi pone a tutti noi, sulla base degli importanti risultati che questo governo ha raggiunto col contributo leale della stessa Udc, Mpa, Api e Fli».

Chi invece appare certo del naufragio del progetto tecnico, invece, è Grande Sud. «L'uscita dell'Udc dalla maggioranza che sostiene il governo Lombardo - ha detto il coordinatore regionale del partito arancione, Pippo Fallica - segna il fallimento di un progetto, quello del governo tecnico per le riforme, tanto ambizioso, quanto inconcludente. Il tempo come sempre è galantuomo e continua a darci ragione».