19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
E' un Natale segnato dalla crisi economica

Da Roma a Betlemme il mondo festeggia il Natale

Migliaia di pellegrini, dall'alba della Vigilia, hanno marciato verso Betlemme, città della Cisgiordania dove nacque Gesù Cristo, a una ventina di chilometri da Gerusalemme. A Roma la messa col Papa e il pranzo Sant'Egidio per i senzatetto

ROMA - E' un Natale segnato dalla crisi economica. Il Papa non ha mancato di affrontare il tema durante la solenne messa di Natale, nella Basilica di San Pietro, alla presenza di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Benedetto XVI ha affrontato il tema della crisi economica globale, ma anche della crisi dei valori, della fede, e dell'egoismo che, spesso, ha la meglio nella società. Ma i segni di un Natale «solidale» non mancano: come quello proposto dalla comunità di Sant'Egidio che, per il pranzo del 25, offre un pasto caldo ai senzatetto della capitale. L'iniziativa si svolge in 73 Paesi del mondo, dall'Africa all'America Latina. E anche se gli italiani non rinunciano a partire e a gite fuori porta, sono sempre di più le persone che trascorrono le feste di Natale in famiglia, spendendo meno di 75 euro. Nello stile proprio della sobrietà, in risposta alla grave crisi economica.

Oltre a Roma, è Betlemme il centro delle celebrazioni del Natale. Migliaia di pellegrini, dall'alba della Vigilia, hanno marciato verso Betlemme, città della Cisgiordania dove nacque Gesù Cristo, a una ventina di chilometri da Gerusalemme. La tradizionale processione termina nella piazza della Mangiatoia, dove campeggia un immenso albero di Natale, riccamente decorato, tra la folla gremita di turisti, che intonano in coro dei canti di Natale in arabo diffusi da altoparlanti. Le celebrazioni culminano la sera nella Chiesa della Natività con la messa di mezzanotte celebrata dal patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal, principale vescovo cattolico in Medio Oriente.