19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Religioni | Cristianesimo

Chiesa europea in crisi, Papa: guardiamo a giovani e all'Africa

Intanto il centro-studi «Pew Forum on Religion & Public Life» ha pubblicato un imponente studio statistico dal quale emerge che il 25,9% dei cristiani vive oggi in Europa. Un secolo fa, nel 1910, erano il 66,3%. Nelle Americhe la percentuale è passata dal 27,1 al 36,8. Il cristianesimo nel frattempo è cresciuto enormenente nell'Asia e Pacifico (dal 4,5% al 13,1%) , e soprattutto, nell'Africa sub-s

CITTÀ DEL VATICANO - Il Pew Forum on Religion & Public Life, autorevole centro-studi statunitense, pochi giorni fa ha pubblicato un imponente studio statistico dal quale emerge che il 25,9% dei cristiani vive oggi in Europa. Un secolo fa, nel 1910, erano il 66,3%. Nelle Americhe la percentuale è passata dal 27,1 al 36,8. Il cristianesimo nel frattempo è cresciuto enormemente nell'Asia e Pacifico (dal 4,5% al 13,1%) , e soprattutto, nell'Africa sub-sahariana (dall'1,4% al 23,6%), dove ormai vive un cristiano su quattro.

Benedetto XVI: Guardiamo ai giovani e all'Africa - Fredde cifre che fotografano una condizione alla quale oggi, con tutt'altro calore, Papa Benedetto XVI ha dato sostanza con il discorso alla Curia romana per gli auguri di Natale, tradizionale appuntamento per fare il bilancio dell'anno che si conclude e tratteggiare le linee-guida del futuro. «Con preoccupazione, non soltanto fedeli credenti, ma anche estranei osservano come le persone che vanno regolarmente in chiesa diventino sempre più anziane e il loro numero diminuisca continuamente; come ci sia una stagnazione nelle vocazioni al sacerdozio; come crescano scetticismo e incredulità», ha detto Benedetto XVI. «Il nocciolo della crisi della Chiesa in Europa - ha scandito il Papa - è la crisi della fede». Non è usuale che un Pontefice parli così francamente della «crisi» della Chiesa in un'occasione così ufficiale. Ratzinger non cita esplicitamente i diversi appelli giunti a Roma dal mondo germanico, dopo lo scandalo della pedofilia, sulla comunione ai divorziati risposati, l'abolizione del sacerdozio e le donne-prete, ma della «crisi» ha un'idea precisa: «Se ad essa non troviamo una risposta, se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all'incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci».