28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Nota del Presidente della RAI

Garimberti: Il cambio alla guida del TG1 è prioritario

«La soluzione individuata è valida e dà garanzie di professionalità. E' evidentemente necessario far raffreddare l'atmosfera per avere il tempo per trovare per il Tg1 una soluzione definitiva, autorevole e largamente condivisa, che è comunque indispensabile»

ROMA - E «più che opportuno, direi prioritario e fondamentale, un cambio alla guida del principale telegiornale Rai e la soluzione individuata per la transizione è valida e dà ampie garanzie di professionalità». E' quanto ha sottolineato in una nota il presidente della Rai, Paolo Garimberti.

«Il provvedimento che è stato proposto al Cda nei confronti del direttore del Tg1, Augusto Minzolini - ha aggiunto - è sì un atto dovuto, come sostengono alcuni, ma per niente scontato. Chi fa tutto facile evidentemente non conosce i meccanismi decisionali della complessa governance della Rai, o finge di non conoscerli».

«Nella situazione attuale dell'azienda, e nella difficoltà di conciliare il rispetto dei tempi della legge e della giustizia con i tempi decisionali della Rai, una scelta di transizione - ha osservato - si è rivelata l'unica possibile nelle condizioni date, sebbene si sia cercato di trovare una soluzione stabile per il Tg1. Personalmente ritengo comunque più che opportuno, direi prioritario e fondamentale, un cambio alla guida del principale telegiornale Rai e la soluzione individuata per la transizione è valida e da' ampie garanzie di professionalità».

Secondo Garimberti «è evidentemente necessario far raffreddare l'atmosfera per avere il tempo per trovare per il Tg1 una soluzione definitiva, autorevole e largamente condivisa, che è comunque indispensabile dopo quello che è successo negli ultimi due anni dentro e intorno alla testata ammiraglia della Rai. Invece di tante declamazioni o di irrigidimenti, che sembrano solo tipici della politica politicante, sarebbe opportuno - ha concluso il presidente della Rai - che le forze sane della Rai e le forze politiche che tanto se ne occupano si concentrassero sull'unico vero grande problema che troppo spesso rende lunghi e faticosi i processi decisionali: la riforma di una governance che non è più adeguata a gestire un'azienda complessa che deve stare in modo concorrenziale sul mercato radiotelevisivo».