Governo a caccia di Sottosegretari: Grilli blocca tutto
«Se cede l’italia se ne va anche l’euro», hanno detto all’unisono la Merkel e Sarkozy nel vertice con il presidente del Consiglio. Ma Monti appena rientrato dalla missione europea viene accusato, anche da chi lo appoggia incondizionatamente, di procedere troppo lentamente
ROMA - Oggi, «in apertura dei lavori il Presidente Monti ha relazionato sull'incontro che ha avuto ieri con il Cancelliere Merkel e il Presidente Sarkozy. L'incontro tripartito ha segnato un caloroso benvenuto al nuovo Presidente del Consiglio italiano, una esplicita soddisfazione per la rinnovata partecipazione italiana e la convinzione dell'impegno, da parte del terzo Paese più importante nella UE, nello sforzo comune volto a trovare soluzioni alla grave crisi finanziaria ed economica della zona euro». Lo afferma un comunicato diffuso dalla Presidenza del Consiglio.
Merkel e Sarkozy: se crolla l’Italia, crolla l’euro - Nell'incontro di ieri a Strasburgo «Sarkozy e Merkel hanno espresso piena fiducia nel Presidente Monti e nel suo Governo e ribadito il sostegno all'Italia, dicendosi consapevoli che un crollo dell'Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili». Lo comunica la nota finale del Consiglio dei ministri di oggi.
Monti: L’Italia pronta ad una politica fiscale europea - Nel Consiglio dei ministri di oggi «il Presidente Monti ha sottolineato che l'Italia ha dimostrato nel suo recente passato di aver compiuto progressi significativi in materia di consolidamento fiscale, mentre l'impegno a rendere tale consolidamento sostenibile sarà attuato in tempi rapidi attraverso misure di impulso alla crescita». Lo comunica la nota finale di Palazzo Chigi a proposito della discussione in Cdm relativa anche alla situazione italiana.
Presto le misure economiche - Il Governo, nella riunione odierna del Consiglio dei Ministri, «ha avviato la discussione per identificare il percorso operativo da intraprendere, nel più breve tempo possibile, per la definizione del pacchetto di misure da adottare», specifica il comunicato.
A bloccare i sottosegretari è stata la nomina di Grilli - Palazzo Chigi ieri l'aveva lasciato trapelare, nessuna nomina dei sottosegretari in concomitanza con il consiglio dei ministri che si è tenuto stamane a Palazzo Chigi. Secondo quanto si apprende, alla base della scelta di non dotare fin da oggi l'esecutivo della squadra di sottogoverno ci sarebbe fra l'altro la difficoltà di individuare la figura dei viceministri all'Economia, dicastero gestito ad interim da Mario Monti.
Il direttore generale del Tesoro vice ministro? Ci deve pensare - In particolare, lo scoglio sul quale si sarebbe arenata la trattativa sarebbe rappresentata dall'ingresso dell'attuale direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli nel ruolo di viceministro. Una figura gradita a Monti e sul cui nome sembrava essere stata raggiunta l'intesa. Eppure, riferiscono le stesse fonti, l'ingresso da viceministro sarebbe stato 'congelato' per volontà dello stesso Grilli. Contribuendo a determinare, fra l'altro, anche lo slittamento delle nomine.
Bossi: questo governo fa schifo - Il governo Monti «fa schifo, mi pare un governo di improvvisati». Lo ha detto il leader della Lega Umberto Bossi conversando con i a margine di una cerimonia a Gerenzano, in provincia di Varese. E a chi gli ha chiesto se il governo durerà fino al 2013 Bossi ha replicato: «ma figurati, sono degli improvvisatori».
Rotondi: Monti pensi alla crisi invece di preoccuparsi delle poltrone - «Che diranno i mercati di un Monti che, invece di annunciare le misure economiche, fa vertici notturni sui sottosegretari come un pentapartito qualsiasi?». Lo ha affermato, in una dichiarazione, l'ex ministro Pdl Gianfranco Rotondi.
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