2 maggio 2024
Aggiornato 07:30
Sicurezza Roma

Agguato di Ostia, tra le ipotesi droga e gioco d'azzardo

Si scava nel passato di Francesco Antonini e Giovanni Galeoni, per arrivare al possibile movente dell'agguato in cui sono rimasti vittime ieri sera a Ostia. Nel quartiere circolano anche voci di un debito non pagato

ROMA - Si scava nel passato di Francesco Antonini e Giovanni Galeoni, per arrivare al possibile movente dell'agguato in cui sono rimasti vittime ieri sera a Ostia. I due hanno precedenti per droga, armi, gioco d'azzardo legato ai videopoker e usura, quindi è in questo ambito che si tracciano alcune possibili ipotesi investigative. Galeoni, nell'operazione Anco Marzio, era stato anche indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso, mentre Antonini solo per associazione a delinquere.

A Ostia circola la voce anche di un debito non pagato, come possibile movente del duplice omicidio. E secondo le persone del quartiere le due vittime sarebbero i proprietari del bar in ristrutturazione in via Antonio Forni, davanti al quale è avvenuto l'agguato. Ma il titolare effettivo risulta un'altra persona. E c'è anche chi dice di aver visto litigare in strada una settimana fa le due vittime con un uomo. Al momento, gli investigatori non tralasciano alcuna direzione.

Per quanto riguarda la dinamica dell'agguato chi indaga parla di almeno due killer, ma potrebbero anche essere stati quattro, che sono scesi da un'auto davanti al locale in ristrutturazione. Galeoni è stato colpito in strada, ed è poi deceduto durante il trasporto in ospedale, mentre Antonini ha cercato rifugio all'interno del locale, ma è stato freddato. A terra sono stati ritrovati i bossoli di almeno sette colpi. Domani sarà condotta l'autopsia, per chiarire il numero dei colpi esplosi e le cause della morte. Ieri sera, inoltre, due persone, uno che risulta il titolare del bar e un operaio che eseguiva i lavori all'interno del locale, sono stati ascoltati dalla Polizia: si erano allontanati con l'auto di una delle vittime, Antonini, la quale aveva il lunotto sfondato da alcuni colpi di proiettile. I due hanno detto di aver usato l'auto per fuggire.

Oggi si è riunito proprio ad Ostia, per dare un segnale forte, il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Giuseppe Pecoraro. Nell'ambito del Comitato operativo è stata sottolineata la necessità di «mantenere alta la pressione sul territorio di Ostia». Già dal periodo giungo-novembre 2011 la Questura di Roma aveva implementato del 12,5% in più la presenza degli agenti, con 160 pattuglie in più impiegate, rispetto allo scorso anno, sul solo territorio di Ostia. Inoltre subito dopo l'agguato il questore di Roma Francesco Tagliante ha istituito una task force investigativa ad hoc per il territorio del litorale laziale e ha disposto anche l'impiego di otto volanti in più a Ostia.