3 ottobre 2025
Aggiornato 01:00
I vertici mondiali | G20 di Cannes

A Cannes va in scena il Berlusconi-movie

Il Premier racconta così l'Italia del 2011: «Ristoranti pieni, la crisi non si sente. Il problema di credibilità non sono io, c'è pregiudizio sugli italiani». Di Pietro: «Ristoranti pieni? Quelli che frequenta Berlusconi». Di Biagio (Fli): «L'Intesa Berlusconi-Tremonti è alla frutta»

ROMA - Ristoranti affollati, aerei quasi in overbooking , consumi che non sono calati e tutto esaurito anche nelle località di vacanza. Sarà la location, il Palais des Festivals che a Cannes ospita la rassegna cinematografica, fatto sta che Silvio Berlusconi racconta così l'Italia del 2011: «Se venite da noi non vi accorgerete che il Paese sente qualcosa che possa assomigliare a una grande crisi».
Una sceneggiatura da commedia a lieto fine, ambientata in un «Paese benestante», dove i «consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, sugli aerei a fatica si trovano posti» e anche le mete delle vacanze «sono piene». Il segno di «un'economia forte, la terza d'Europa e la settima del mondo, e la vita in Italia è quella di un paese benestante». Gli italiani, insomma, per Berlusconi «non sentono la crisi nel modo spasmodico che appare nell'opinione giornalistica e nella rappresentazione che fanno i giornali». Certo, «siamo consapevoli che da quando c'è l'euro si sono verificati impoverimenti di una fascia importante della popolazione italiana. Oggi con 80 euro si torna dal supermercato con un carrello che non contiene molte cose. Con 80mila lire c'erano nel carrello tante cose». Ma attenzione, «non è colpa dell'euro», ma «del cambio lira-euro fatto» dal governo di centrosinistra con Ciampi ministro del Tesoro, «a un livello che da sempre abbiamo ritenuto incongruo e penalizzante per l'Italia».

Pregiudizio sugli italiani - E nel passato affonda anche la responsabilità, per Berlusconi, del «problema credibilità» sollevato esplicitamente da Christine Lagarde: una questione che «non riguarda le nostre persone ma l'Italia con la sua storia più o meno recente». Anzi, nei confronti di Giulio Tremonti «ho trovato apprezzamento da parte dei suoi colleghi. E per quanto mi riguarda io ho con tutti i leader del G8 e con quasi tutti quelli del G20, un rapporto addirittura di amicizia e in certi casi di forte amicizia».
Semmai verso l'Italia c'è «un pregiudizio antico» che il governo attuale subisce, frutto di «certi comportamenti dell'Italia nel passato». Tanto che ora che Lorenzo Bini Smaghi non accenna a dimettersi dal board Bce «abbiamo captato delle frasi per esempio dai nostri amici francesi: Les italiens, toujours les italiens».

Di Pietro: Ristoranti pieni? Quelli che frequenta Berlusconi - «E' grave che un presidente del Consiglio non abbia il polso dell'economia del Paese. L'unica spiegazione è che vuole negare l'evidenza, per non dover ammettere le sue responsabilità e la sua incapacità a guidare l'Italia. Forse i ristoranti che Berlusconi vede pieni sono quelli che frequenta lui e quel 10% di italiani che detiene il 60% della ricchezza nazionale». Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
«Affermazioni simili, in un momento così difficile e delicato per il Paese, sono inaccettabili ed è ora che questo esecutivo vada a casa - insiste Di Pietro -. Ricordiamo a Berlusconi, il quale forse vive nel Paese dei balocchi, che: il tasso di disoccupazione giovanile ormai ha raggiunto il 30%, una donna su due non lavora, il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni si è ridotto drasticamente, ben quattro milioni di giovani sono ridotti a uno stato di precarietà. Non solo. Negli ultimi mesi sono aumentati vorticosamente i fallimenti delle aziende, delle piccole e medie imprese e degli artigiani».

Di Biagio (Fli): L'Intesa Berlusconi-Tremonti è alla frutta - «La conferenza stampa Berlusconi-Tremonti al termine del G20 elimina ogni dubbio su quello che sta accadendo all'interno di un esecutivo che ormai è alla frutta. Alle assurde ed esilaranti dichiarazioni del presidente del Consiglio seguivano risatine ironiche del ministro dell'Economia, chiaramente scocciato e imbarazzato dall'atteggiamento del premier». Lo ha dichiarato in una nota il deputato di Fli, Aldo Di Biagio.
«Berlusconi - ha aggiunto - ha presentato un'immagine dell'Italia surreale, dove i ristoranti affollati e gli aerei sempre pieni sarebbero la cartina al tornasole di un Paese per nulla toccato dalla crisi economica. E invece stiamo imboccando la strada del default, grazie a un premier che ha deciso di rinchiudersi nel bunker di Palazzo Chigi anzichè salvare il Paese. Prima o poi dovrà renderne conto a tutti quegli italiani che già da tempo non possono più permettersi neanche una pizza, altro che ristoranti di lusso e viaggi in prima classe».

D'Alia: Berlusconi vive sulla Luna - «Più che un maxiemendamento pare un miniemendamento, più che un governo sembra un'accozzaglia di personaggi in cerca d'autore». Lo dice in una nota il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia.
«Le parole della signora Lagarde - prosegue - dimostrano che ormai l'Italia di Berlusconi e Tremonti ha perso ogni credibilità e sostenere che nel nostro Paese non c'é crisi perché i ristoranti sono pieni vuol dire abitare a villa San Martino...o sulla Luna».