La moglie di Tarantini depositerà memoria ai pm di Roma
In questo modo verrà evitato un nuovo interrogatorio sulla presunta estorsione al Premier
ROMA - Una memoria difensiva per spiegare i propri rapporti con Valter Lavitola e fornire un resoconto di quelli con Silvio Berlusconi. La signora Angela Devenuto, moglie di Giampaolo Tarantini, attraverso i suoi legali depositerà nei prossimi giorni un documento scritto all'attenzione degli inquirenti della Procura di Roma che indagano sulla presunta estorsione al premier.
L'iniziativa degli avvocati Alessandro Diddi e Pier Gerardo Santoro punta ad evitare che la donna, indagata assieme al marito e a Valter Lavitola, si sottoponga ad un nuovo interrogatorio, dopo quello reso ai magistrati di Napoli. Nel dossier che è stato annunciato al procuratore aggiunto Pietro Saviotti, si dovrebbe da una parte confermare quanto già spiegato al gip partenopeo e dall'altra ribadire quanto già espresso da Tarantini in sede di interrogatorio.
L'imprenditore pugliese spiegò, il 14 ottobre scorso, di ritenere Lavitola «un falso amico» che «si era tenuto i soldi» dati da Berlusconi.