29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Vertice UE di Bruxelles

Berlusconi: Ok dall'Europa, ora ci giochiamo la credibilità

Il Premier: «Non temo le tensioni sociali». Bruxelles monitorerà sulle misure. L'Europa elogia gli impegni italiani e ne chiede la realizzazione

BRUXELLES - A nuttata è passata. Almeno per ora. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, d'altra parte, si è presentato al vertice europeo avendo fatto i compiti, ben consapevole di essere sotto esame. A garanzia ha portato una lettera di 17 pagine con le misure che l'Italia si impegna ad attuare con annesse scadenze. Così hanno preteso i vertici europei prima ancora che il premier prendesse l'aereo per il Belgio. In quest'ottica, la missiva è stata limata fino all'ultimo secondo sull'asse Roma-Bruxelles, sotto l'occhio vigile e attento del Quirinale. E alla fine il Cavaliere l'ha sfangata. E ci tiene a dirlo. Al punto da non voler attendere nemmeno la conclusione del vertice, che peraltro si è protratto fino quasi a notte fonda. Nel bel mezzo dell'incontro, approfittando di una pausa, il premier si è infatti collegato telefonicamente con Porta a Porta per dire che la posizione italiana è stata «apprezzata da tutti» nell'Eurogruppo anche per i «tempi e i provvedimenti» che sono stati giudicati «efficaci per contrastare la situazione» di crisi. Neppure Berlusconi, tuttavia, può negare che l'Italia rischia di non avere altre prove di appello. «Se non rispettassimo questi impegni - sottolinea il Cavaliere poco prima di lasciare Bruxelles - non saremmo ulteriormente credibili, quindi sono impegni che abbiamo assunto e che come sempre l'Italia, che ha mantenuto tutti gli impegni precedentemente assunti, manterrà anche questa volta».

«Abbiamo presentato - spiega il presidente del Consiglio - un pacchetto di proposte per la ristrutturazione di certi nostri settori e per dare impulso alla nostra economia e sono stati accolti in maniera molto positiva e nella decisione finale c'è stato un ulteriore riconoscimento di questi nostri progetti ambiziosi che adesso aspettano di essere realizzati. Naturalmente abbiamo fornito anche le date entro le quali intendiamo realizzare ogni singola misura e successivamente confermeremo con un elenco completo delle date in cui prevediamo che il nostro Parlamento possa attuare queste riforme».
A dispetto delle apparenze e di certe voci che circolano a Bruxelles, il premier nega che l'Italia sia stata messa sotto monitoraggio e preferisce dire che il governo ha «preso l'impegno di tenere al corrente la commissione via via che il nostro Parlamento approverà le misure». Si tratterà, specifica, di «vari disegni di legge, ciascuno per ogni singolo settore» che saranno varati «nell'arco di alcuni mesi».

L'Europa elogia gli impegni italiani e ne chiede la realizzazione - Gli impegni presentati mercoledì dall'Italia per risanare le sue finanze sono stati giudicati «soddisfacenti» dai suoi alleati della zona euro, a condizione che siano messi in pratica. Un apprezzamento che è stato però oscurato da una polemica con la Germania.
«Il vertice europeo ha salutato gli impegni dell'Italia. Queste misure ambiziose per liberalizzare l' economia devono essere applicate», ha annunciato il presidente dell'Unione europea Herman Van Rompuy, al termine di un vertice della zona euro a Bruxelles.
«Sì, siamo soddisfatti», ha confermato il capo dello stato francese Nicolas Sarkozy durante la sua conferenza stampa. «Ma attendiamo la loro realizzazione», ha informato. Silvio Berlusconi ha assicurato sulla sua intenzione di attuare quanto promesso. «Se non rispettiamo i nostri impegni, non saremo più credibili», ha riconosciuto lasciando il vertice. Ha promesso di presentare un calendario per l'adozione delle misure annunciate dal parlamento italiano.
Il capo del governo italiano si però è attirato gli strali del cancelliere Angela Merkel quando ha svelato di aver ricevuto le sue scuse per il comportamento in occasione del vertice europeo domenica scorsa, nel momento della fatidica risata condivisa con Sarkozy a una domanda sulla fiducia nell'Italia. Il portavoce del cancelliere ha seccamente smentito che ci siano state delle scuse.