26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Dopo il vertice UE di Bruxelles

Napolitano attende le scelte del Governo, con Berlusconi primo colloquio

Incontro al Colle interlocutorio. Il Capo dello Stato esorta a rispettare gli impegni UE. Al Colle anche Enrico Letta. Sempre valido il richiamo alla responsabilità

ROMA - Non poteva che essere interlocutorio l'incontro di questa mattina tra Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano. Interlocutorio in attesa di vedere nero su bianco le proposte del governo in fatto di crescita e sviluppo. Ne parlano così al Colle, dove per tutta la durata del consiglio dei ministri c'è stato clima di massima attesa per le scelte dell'esecutivo. Che non sono arrivate. E al Quirinale prendono atto della mancanza di condivisione, più volte deplorata con preoccupazione dal capo dello Stato, l'ultima volta nel discorso tenuto la settimana scorsa in occasione della cerimonia per i nuovi Cavalieri del Lavoro.

Il tempo stringe, l'Europa chiede riforme, la lettera di Trichet e Draghi, spedita al governo ad agosto, è rimasta pressochè lettera morta. E proprio il rispetto dei vincoli europei Napolitano ha ricordato al presidente del Consiglio, salito al Colle oggi a mezzogiorno per riferire al presidente della Repubblica sul consiglio europeo di ieri e accennare a provvedimenti sulla crescita da discutere in consiglio dei ministri in serata.
Naturalmente, come è avvenuto in altre occasioni, l'incontro al Quirinale è servito a Berlusconi per rassicurare il capo dello Stato sulla tenuta della sua maggioranza.

Prima del presidente del Consiglio, il capo dello Stato ha ricevuto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta. Il numero 2 dei Democratici è salito al Colle per manifestare a Napolitano una esigenza di discontinuità del governo, necessaria per procedere sulla strada delle riforme. Così la racconta il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Il presidente della Repubblica prende atto, ma non sfuggono i suoi recenti e continui appelli alla coesione e alla responsabilità. Moniti che valgono per tutte le forze politiche in un momento così delicato di crisi.

Non bisogna farsi «condizionare da calcoli elettorali», ha sottolineato il capo dello Stato nel suo discorso per i Cavalieri del Lavoro la scorsa settimana al Quirinale. Napolitano ha chiesto «lungimiranza». Vale a dire: «Si guardi con coraggio agli interessi comuni di più lungo termine per l'unità dell'Europa, per lo sviluppo mondiale, per il futuro delle giovani generazioni».

Sulle risatine del presidente francese Nicolas Sarkozy e della cancelliera tedesca Angela Merkel ieri in conferenza stampa, di fronte ad una domanda sul rispetto degli impegni da parte di Berlusconi, nulla trapela dal Quirinale. C'è da ricordare che la scorsa settimana, in un colloquio telefonico definito «cordiale» da una nota dell'ufficio stampa del Colle, il capo dello Stato ha rassicurato la cancelliera tedesca sugli sforzi italiani per abbattere il debito. Ora sta al governo affrettarsi. Il Colle resta in vigile attesa.