Val Susa, concluso il corteo. Perino: siamo soddisfatti
Cinque giovani fermati a Rivoli, code per raggiungere Giaglione
GIAGLIONE - Si è concluso senza il programmato attacco alla recinzione del cantiere della Tav il corteo contro la costruzione dell'opera. Al termine di un lungo percorso tra i sentieri di montagna tra Giaglione e Chiomonte, i manifestanti No Tav si sono riuniti in una breve assemblea a poche decine di metri dalla rete metallica che protegge il cantiere. «Abbiamo portato a casa gli obiettivi che ci siamo prefissati - ha detto Alberto Perino, uno dei leader del movimento - possiamo ritenerci più che soddisfatti. Tutti quelli che pensavano che doveva finire a botte, nella violenza, sono stati smentiti».
Perino si è rivolto ai manifestanti per defluire lentamente verso Giaglione, dove il corteo è partito: «Abbiamo parlato con le forze dell'ordine: tolgono il blocco e riusciremo a rientrare tra le vigne prima che venga notte».
«Sappiano comunque che non finisce questa volta, se le reti non cadranno continueremo a rompere i coglioni. La partita continua, la vinceremo».
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