19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Numerosi i commenti alla guerriglia del centro di Roma

Indignati, da Vendola a Draghi condanna bipartisan: no alla violenza

Il leader di SEL ha sottolineato le due nature della manifestazione. Il PDL incalza PD. Bersani: «Movimento colpito al cuore, isoli i violenti»

ROMA - Numerosi i commenti alla guerriglia del centro di Roma. Da Mario Draghi - che aveva appoggiato la manifestazione purché non degenerasse - al Pdl, passando per l'opposizione: condanna unanime per gli scontri durante il corteo degli indignati. «Un gran peccato», così ha commentato il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, mentre lasciava il vertice del G20 delle finanze a Parigi. Precedentemente il futuro presidente della Bce aveva espresso comprensione sulle ragioni dei manifestanti, aggiungendo tuttavia l'auspicio che la manifestazione non degenerasse.

Nichi Vendola ha sottolineato le due nature della manifestazione: «A Roma ci sono state due manifestazioni: una meravigliosa e coinvolgente fatta di simboli, gioventù, protesta e anche spirito di rivolta ma pacifica. Un'altra organizzata da una minoranza di teppisti e black block che vogliono togliere la scena della giornata ai veri indignati» ha sottolineato il leader di Sel Nichi Vendola.

Per il segretario del Pdl, Angelino Alfano, quella di Roma è stata «una manifestazione di violenza inaccettabile» e «è necessaria la presa di distanza e la condanna di tutti e per tempo, con comportamenti coerenti». Per il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, quello di Roma «è uno scenario di guerriglia urbana programmato e progettato ed è evidente che la radicalizzazione dello scontro politico alla fine avrebbe potuto avere anche effetti di questo tipo».

«In queste ore - ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani - stanno avvenendo violenze e devastazioni inaccettabili. E' indispensabile una condanna corale e inequivocabile di ogni atto di violenza», unita a «un rigoroso isolamento dai movimenti che hanno manifestato pacificamente di chi si è reso protagonista di questi gesti inaccettabili». «In una societa' libera e democratica gli indignati si ascoltano, i delinquenti si mettono in galera», ha scritto su Twitter il leader Udc Pier Ferdinando Casini,

«Adesso gli indignati - ha alzato la voce il Sindaco Pdl di Roma Alemanno - sono i cittadini romani. Mi auguro che i manifestanti pacifici e le forze dell'ordine isolino i violenti e li mettano in condizioni di non nuocere ulteriormente alla nostra città». Il ministro Maurizio Sacconi, invece, ha commentato con ironia la manifestazione degli indignati a Roma: «Di questi indignati non mi stupirei che un giorno diventassero finanzieri e banchieri come e successo ai loro padri negli anni Settanta».

Commenta il portavoce del Pdl Daniele Capezzone: «Da giorni dicevo che si preparava un assedio. Da giorni, in una certa solitudine, avevo avvisato di quello che stava per succedere attorno alla manifestazione». «Ci sono tante ragioni di indignazione nel mondo e nel nostro Paese. Non dimentichiamoci le dimensioni della disoccupazione, il disagio sociale, la preoccupazione di queste famiglie. Una parte importante della società italiana ha una fortissima preoccupazione per il futuro», aveva affermato l'Ad di Intesa Sanpaolo Corrado Passera prima degli scontri di Roma.