19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
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Primo Vescovo chiede esplicitamente le dimissioni del Premier: Mogavero

Il Vescovo di Mazara del Vallo a Famiglia Cristiana: «Deve dimettersi punto e basta»

ROMA - Silvio Berlusconi? «Deve dimettersi punto e basta. Sarebbe la prima volta che fa qualcosa che giova al Paese». Parola di monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo.
«Tutti - afferma Mogavero in un'intervista a Famiglia Cristiana a proposito della prolusione del card. Angelo Bagnasco al consiglio permanente della Cei - aspettavamo parole chiare che sono arrivate. Certamente la Cei non ha titolo per chiedere a un presidente del Consiglio di fare un passo indietro. Ma i singoli vescovi come cittadini italiani lo possono fare e io sono un cittadino italiano».

Mons. Domenico Mogavero ammette: «Sì, si avvertiva un disagio: troppo silenzio a livello ufficiale, quasi fosse approvazione di comportamenti che invece la nostra gente sente come assolutamente impropri». Bagnasco invece ha spazzato l'orizzonte e rimesso le cose a posto.

Mogavero è soddisfatto anche perché da ora in poi «sarà difficile giustificare le coperture che qualche esponente ecclesiastico ha dato, per altro non richiesto, al presidente del Consiglio, come se si dovesse custodire in qualche modo l'uomo della Provvidenza del terzo millennio». Mogavero afferma: «Ho espresso opinioni di cittadino e non amo nasconderle per convenienze ecclesiastiche, anzi mi dispiace, per essere ancora più chiaro, che tanti italiani si riconoscano politicamente in Silvio Berlusconi». Ma c'è anche un altro rammarico e cioè il fatto che «tra i sostenitori più accesi del premier ci siano dei buoni cattolici». «Come uomo Berlusconi è una grande delusione, perché tratta la politica e il Paese con il taglio dell'imprenditore borghese che cura i propri interessi. Poi c'è il profilo morale dell'uomo, che adotta comportamenti non certamente esemplari».

Sulle intercettazioni e sui guai giudiziari mons. Mogavero sottolinea nell'intervista a Famiglia Cristiana che «vale per tutti anche per Berlusconi la presunzione di innocenza». Tuttavia, visto che si tratta di un politico, «abbiamo l'esempio di quanto accade all'estero, dove si fa un passo indietro per molto meno». «Ciò che mi preoccupa di più, alla fine, non è Berlusconi, ma il berlusconismo. Temo che resista al leader, che sopravviva a lui ed è questo che dobbiamo contrastare».

E sulla manovra finanziaria il vescovo di Mazara del Vallo afferma: «Ho perso il conto, come tutti, ma ciò che avverto è l'assoluta mancanza di strategia per occupazione e famiglie. Pagano sempre i poveri, mentre chi evade il fisco, chiporta capitali all'estero è premiato». Quanto all'indulgenza per via della crisi internazionale, «qui - afferma Mogavero - rischiamo di elevare all'altare Berlusconi come martire della congiuntura disgraziata».