19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Caso Lavitola-Tarantini

Procura di Napoli: «Presto gli atti trasferiti a Roma»

La decisione del Gip sulla competenza dell'inchiesta Tarantini non è impugnabile

NAPOLI - «Questo ufficio, in conformità a quanto deciso dal giudice, trasmetterà al più presto gli atti all'autorità giudiziaria romana». Lo comunica il capo della Procura di Napoli Giandomenico Lepore in merito agli atti del procedimento per estorsione ai danni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, da parte dell'imprenditore Giampaolo Tarantini e dell'ex giornalista Valter Lavitola.

La decisione emessa questo pomeriggio dal Gip Amelia Primavera, circa l'incompetenza territoriale della procura napoletana, non è impugnabile.

Il gip del Tribunale di Napoli Amelia Primavera ha dichiarato la competenza della Procura di Roma sulle indagini sulla presunta estorsione. Il giudice era stato chiamato a pronunciarsi sull'istanza presentata il 3 settembre scorso dai legali di Tarantini, gli avvocati Alessandro Diddi e Ivan Filippelli.

Il gip non si è espresso sulla richiesta di scarcerazione o arresti domiciliari avanzata dalla difesa ma si è pronunciato solo sulla questione della competenza territoriale dell'inchiesta, rivalutando gli elementi emersi nel corso delle indagini e dei recenti interrogatori.

Tutto ruota attorno al fatto che le dazioni di denaro alla base della presunta estorsione, secondo quel che emerge da intercettazioni e dalle dichiarazioni della segretaria del premier Marinella Brambilla, ascoltata come testimone, sarebbero avvenute a Roma.