Palamara: «Limitare la pubblicazione delle intercettazioni, non l'uso»
Il Presidente dell'ANM: «Stop a dl del Quirinale? Non entriamo nel merito delle indiscrezioni»
ROMA - Luca Palamara, presidente dell'Anm, torna a battere sul tasto delle intercettazioni e sottolinea, ai microfoni di SkyTg24, che la via per contenere il dilagare della pubblicazione di contenuti di conversazioni private è quello di «impedirne la pubblicazione, non di limitare l'uso di questo strumento investigativo importantissimo». Poi, Palamara, rispondendo a chi gli chiede un parere sulla presunta bocciatura da parte del Quirinale della richiesta di un decreto legge del governo in materia, preferisce tenere il sindacato delle toghe al riparo.
«E' ovvio - ha detto infatti Palamara - che sul discorso delle indiscrezioni l'Anm non entra e non fa commento. Dove invece vogliamo intervenire è nel ribadire l'importanza che questo strumento investigativo ha in questo Paese e non solo per scoprire gli autori dei reati più gravi, ma anche di quelli meno gravi che permettono poi di risalire filoni criminali. Quello delle intercettazioni - ha aggiunto - è un argomento molto delicato che va trattato con calma e tranquillità e non sull'onda di situazioni giudiziarie personali. Il vero tema non è limitarle ma trovare un argine alla diffusione del materiale irrilevante o che riguarda terzi. Noi - ha concluso Palamara - abbiamo già proposto l'udienza stralcio, durante la quale difese e pm discutono davanti a un giudice ciò che è rilevante e ciò che non lo è».
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