20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Finocchiaro: «Basta vaghezza, serve responsabilità»

Calderoli: «Il Governo dichiara urgente la riforma costituzionale»

Prevede tra l'altro il Senato federale e il dimezzamento dei Parlamentari. Il Senato chiude martedì la discussione su taglio parlamentari

ROMA - Il Consiglio dei ministri ha dichiarato l'urgenza per poter trasmettere alle Camere il testo di riforma costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 18 luglio. Allora il testo aveva ricevuto l'ok salvo intese, oggi il Cdm ha sciolto le intese. Lo riferisce il ministro delle Riforme Roberto Calderoli, spiegando che la bozza prevede il dimezzamento del numero dei parlamentari, nascita del Senato federale e forma di governo.

Finocchiaro: «Basta vaghezza, serve responsabilità» - «La conferenza dei capigruppo ha deciso di calendarizzare per martedì 27 la nostra mozione per l'istituzione di una commissione speciale per le riforme istituzionali. E' ora di uscire dalla vaghezza e cominciare a discutere per davvero di riforme che costituiscono l'altra parte, quella non fatta, della manovra». Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, al termine della conferenza dei capigruppo.
«Tutta la discussione sulla manovra finanziaria - ha aggiunto - è stata segnata dalla volontà di accompagnare, alle misure di natura economico-finanziaria, anche misure di riforma delle istituzioni. E' venuto il momento di uscire dall'impasse e di affrontare una discussione che, mi auguro, registri alti livelli di responsabilità politica».

Il Senato chiude martedì la discussione su taglio parlamentari - Mentre la commissione Affari costituzionali del Senato si appresta a chiudere, martedì prossimo, la discussione generale sul ddl che prevede il 'taglio' al numero dei parlamentari, i senatori sono alle prese con la proposta di istituire una commissione straordinaria che produca entro breve dei testi condivisi per le principali riforme dello Stato, ovvero introduzione del vincolo di pareggio di bilancio in Costituzione, abolizione delle Province e riduzione del numero dei parlamentari, proposta dalla capogruppo del Pd Anna Finocchiaro e al vaglio dell'Aula di palazzo Madama mercoledì 27 settembre.
Intanto, il lavoro della Prima commissione procede: martedì prossimo, al termine della discussione generale, verrà fissato il termine per gli emendamenti, ma, secondo il presidente, Carlo Vizzini, i tempi per concludere i lavori «saranno brevissimi».
Certo, è il ragionamento del presidente, se poi l'Aula di palazzo Madama decidesse di dare il via libera alla commissione proposta da Finocchiaro, è ovvio che «il nostro lavoro verrebbe messo a disposizione». Ma, per molti, è assai improbabile che il Senato (di fatto la maggioranza) accolga la proposta della capogruppo del Pd, che vorrebbe vedere una sorta di commissione lampo formata da tutti i capigruppo (per darle «autorevolezza«) che potesse produrre un testo bipartisan.
«Mi permetto di osservare - ha chiosato Vizzini - che dei tre temi che dovrebbero essere materia del lavoro della nuova commissione, due sono già all'esame dell'altro ramo del Parlamento».