19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Morto a Brescia

Mino Martinazzoli, l'ultimo Segretario della DC

Napolitano: «Anche in anni difficili per la Dc considerò prioritaria la legalità». Schifani: «Profondo e sincero cordoglio ai familiari». Alfano: «Scompare uno straordinario protagonista». Bersani: «Figura irripetibile nella vita politica del paese»

BRESCIA - Mino Martinazzoli, ex segretario della Dc, è morto oggi a Brescia. Martinazzoli è nato ad Orzinuovi il 30 novembre del 1931. Avvocato, fu uno dei principali esponenti della corrente della sinistra politica della Democrazia Cristiana, di cui è stato l'ultimo segretario nazionale guidando la trasformazione del partito nel Ppi nel 1994. Nella sua lunga carriera politica è stato ministro della Difesa dal 1989 al 1990, della Giustizia dal 1893 al 1986 e delle Riforme istituzionali dal 1991 al 1992. Martinazzoli fu anche sindaco di Brescia dal 1994 al 1998 e nel 2000 guidò la coalizione di centrosinistra nella corsa per il Pirellone, poi vinta da Roberto Formigoni, dove fu consigliere regionale fino al 2005. E' morto oggi dopo una lunga malattia.

Napolitano: «Anche in anni difficili per la Dc considerò prioritaria la legalità» - Il Presidente della Repubbica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la dolorosa notizia della scomparsa di Mino Martinazzoli, ha espresso in un messaggio ai famigliari il suo intenso cordoglio: «Nel corso di lunghi anni - scrive Napolitano - potei seguirlo e apprezzarlo nei molteplici impegni parlamentari e di governo, assolti tutti con altissimo senso delle istituzioni e dell'interesse nazionale, secondo una concezione limpida e nobile della politica».
«Da segretario della Dc, in momenti drammaticamente difficili per il suo stesso partito come quelli del biennio 1992-'93, diede prova della sua capacità di considerare sempre prioritari i valori della legalità e i doveri morali rispetto a qualsiasi calcolo e interesse di parte. Egualmente forte è il ricordo che serbo della sua cultura e della sua sensibilità quali si manifestavano in ogni dibattito pubblico e privata conversazione.
La Repubblica perde con Mino Martinazzoli un uomo fra i migliori che abbia avuto al servizio degli ideali democratici e della cosa pubblica», conclude il Capo dello Stato.

Schifani: «Profondo e sincero cordoglio ai familiari» - «Il più sincero e profondo cordoglio» ai familiari di Mino Martinazzoli, ex segretario della Democrazia Cristiana e del Partito Popolare deceduto oggi a Brescia dopo una lunga malattia. A esprimerlo, in una nota, è il presidente del Senato Renato Schifani «appresa la notizia della scomparsa di Mino Martinazzoli, parlamentare dal 1972 al 1994, senatore nella VI, VII, VIII e XI Legislatura».

Fini: «Ha onorato le Istituzioni» - Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, esprime il cordoglio suo personale e dell'Assemblea di Montecitorio per la scomparsa di Mino Martinazzoli, «uomo politico che ha onorato le Istituzioni ed ha interpretato gli ideali del cattolicesimo democratico negli incarichi di governo ricoperti e nella guida del partito della Democrazia Cristiana, in fasi intense della storia politica nazionale». E' quanto si legge in una nota.

Alfano: «Scompare uno straordinario protagonista» - «Con Mino Martinazzoli scompare oggi un protagonista straordinario della politica italiana. Uomo di cultura eccezionale e di grande rigore morale, ha sempre prediletto il dialogo e la pacatezza, anche per far valere le sue ragioni o per confutare quelle dei suoi interlocutori. A lui, e non è stato certo un caso, tutti gli uomini della Democrazia Cristiana affidarono l'incarico di gestire la difficilissima fase scaturita da Tangentopoli, che ha poi decretato la fine della Prima Repubblica, e con essa lo scioglimento della Dc e la nascita del Ppi». Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano.
«Anche questo periodo della sua storia politica è stato caratterizzato da un'indipendenza intellettuale, che ne ha fatto comunque un unico testimone del suo tempo. Esprimo quindi profondo cordoglio per la sua morte e alla sua famiglia vadano i sensi di un'affettuosa vicinanza mia e del Popolo della Libertà», conclude.

Bersani: «Figura irripetibile nella vita politica del paese» - «Apprendo con commozione della morte di Mino Martinazzoli. Se ne va con lui una figura singolare e irripetibile nella vita politica e civile del Paese». Lo dichiara il Segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, alla notizia della scomparsa di Mino Martinazzoli, deceduto oggi a Brescia dopo una lunga malattia.
«A lui - aggiunge Bersani - dobbiamo una concezione assolutamente esigente della politica, nella sua coerenza con profonde radici culturali ed etiche. Ai suoi familiari esprimo il cordoglio mio e del Partito democratico, la nostra solidarietà e il nostro affetto».

Casini: «Grandi qualità morali» - Il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, nel dirsi «profondamente rattristato» per la scomparsa del politico, con il quale aveva «collaborato da giovane parlamentare nella vita della Democrazia Cristiana», afferma: «Da lui mi hanno diviso non pochi giudizi politici, ma non e'mai venuta meno la stima e il rispetto per la persona e per le sue qualità intellettuali e morali». «Mi unisco - conclude Casini - con profondo cordoglio ai familiari e agli amici che ne piangono la scomparsa».

Enrico Letta: «Perdiamo un grande maestro» - Con la scomparsa di Mino Martinazzoli l'Italia perde «un grande maestro». Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, commentando la notizia della morte dell'ex dirigente Dc: «Apprendo la notizia della scomparsa di Martinazzoli con profondo dolore. Perdiamo e piangiamo un grande maestro e un insostituibile punto di riferimento politico e culturale. Da oggi siamo più soli».

Franceschini: «Uomo decisivo per la storia dell'Italia» - «Con Mino Martinazzoli se ne va un uomo che ha messo passione, competenza e cultura in ogni passo della sua vita professionale e politica». Così in una nota il presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini dopo la morte di Mino Martinazzoli, scomparso oggi a Brescia dopo una lunga malattia. Con lui, spiega, «se ne va anche un 'pezzo' decisivo e importante della storia politica italiana: Senza la sua scelta coraggiosa di traghettare i cattolici democratici dalla Dc nella nuova stagione politica degli anni 90, non sarebbero nati l'Ulivo e il Pd. Un'intera generazione - conclude Franceschini - gli è poi debitrice di indimenticabili momenti di entusiasmo e speranze. Alla sua famiglia le condoglianze di tutti i deputati del gruppo del Pd e mie personali, con affetto e dolore».

Alemanno: «Dedicò la sua vita all'impegno politico» - «Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Mino Martinazzoli, che ha dedicato la sua vita all'impegno politico e che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. Giungano alla famiglia le più sentite condoglianze». Così in una nota il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo la morte dell'ex segretario della Dc Mino Martinazzoli.

Bonanni: «E' stata la coscienza critica del paese» - «Mino Martinazzoli nel corso della sua lunga carriera politica è stato uno degli esponenti politici più vicini alla cultura autonoma e libera della Cisl, un interlocutore attento alle istanze del mondo del lavoro e dei più deboli». Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni ricorda la figura dell'esponente democristiano scomparso oggi a Brescia.
«Martinazzoli è stato un politico esemplare per la sua schiettezza ed il suo grande rigore etico, un intellettuale cattolico prestato alla politica che ha saputo interpretare sempre questo ruolo come un servizio al suo paese. La Cisl lo ha sempre ammirato perché - ha aggiunto Bonanni - lo considerava un uomo libero, a volte anche controcorrente, una sorta di coscienza critica del nostro paese. Siamo tutti molto addolorati per la sua scomparsa. Perdiamo una guida illuminata , un amico, una persona straordinaria che non dimenticheremo mai».